Buongiorno,
dalle mie parti c'è chi sembra meravigliarsi della sconfitta del PD a Venezia, operata da Luigi Brugnaro, sul versante imprenditoriale proprietario della Umana Holding (società che ha il suo core business nel settore del lavoro interinale), sul versante sportivo Presidente della Reyer Venezia, sul versante istituzionale ex Presidente di Confindustria Venezia, ai danni di un PD capitanato dall'ex Magistrato e Senatore del PD Felice Casson.
In realtà mi pare che la meraviglia sia tutta di maniera, perchè il Senatore Casson:
- non gode a livello nazionale di particolare consenso all'interno dell'apparato del PD, in quanto oggi vicino alle posizioni di Civati e spesso molto critico rispetto al partito (1),
- non gode a livello locale di particolare consenso all'interno dell'apparato del PD, che gli aveva opposto alle primarie il giornalista Nicola Pellicani, giunto però secondo malgrado l'appoggio dell'ex sindaco Cacciari (2),
- è visto da molti, dopo le inchieste da lui condotte attorno alla degradata realtà del polo industriale di Porto Marghera (amianto, CVM, ...), come uno dei responsabili della crisi dell'area
- è visto da molti come la foglia di fico del PD dietro cui nascondere il disastro dello scandalo MOSE.
Al contrario Brugnaro ha utilizzato in salsa veneziana una ricetta molto berlusconiana: imprenditore di successo, consolida la propria popolarità grazie ai successi della squadra di basket locale (3), scende in campo all'ultimo momento raccogliendo un centro destra allo sbando, si accaparra l'appoggio di Lega e Fratelli d'Italia, si propone come l'uomo del fare e pubblica un programma di forte impatto, semplice al limite dello slogan (4). Ricorda nessuno? :-)
L'unico margine di possibilità di vittoria per Casson sarebbe giunto da un eventuale massiccio appoggio del M5S, condizione che sappiamo essere molto improbabile e che infatti non si è verificata.
In realtà credo che la falsa meraviglia dipenda dal fatto che dietro alla visibilissima debacle di Venezia si cerchi di nascondere una sconfitta del PD molto più ampia: mi pare di capire che in Veneto i ballottaggi abbiano certificato il fatto che il disastro delle regionali era solo in parte riconducibile all'inconsistenza della candidata scelta (l'ondivaga Moretti di cui ho già accennato).
Oltre a Venezia, da Rovigo a Portograuro, da Castelfranco a Lonigo il PD è riuscito a perdere tutti i ballottaggi in Veneto e questo credo sia riconducibile ad una estesa disaffezione e diffusa sensazione di non veder rappresentati i propri interessi e punti di vista, non solo di una presa di distanza da un singolo candidato debole: il PD è risultato assente davanti ai suoi potenziali elettori.
Condizione che, a modesto avviso di un gufo rosicone come me, richiederebbe da parte del PD un minimo di autocritica, ma che temo finirà invece mascherata in parte dal velo della debacle veneziana, in parte dal facile alibi dell'astensionismo.
Ciao
Paolo
(1) Avete presente il Senatore Azzollini, quello coinvolto nel crack da 500 milioni della casa di cura Divina Provvidenza? a fine 2014 il PD rifiutò l'autorizzazione all'uso di intercettazioni telefoniche che lo riguardavano in relazione alle accuse di frode nella gestione dei lavori al porto di Molfetta, sconfessando la relazione di Casson in senso opposto, cosa che lo portò all'autosospensione dal gruppo.
(2) Casson si era già candidato a Sindaco di Venezia nel 2005, ma anche allora gli fu preferito (in quel caso al ballottaggio e con molti voti di centrodestra) Massimo Cacciari, allora uomo di punta della Margherita.
(3) non sarà una squadra di calcio di serie A, ma qui il basket è molto sentito ed ha una forte tradizione dietro.
(4) il parallelo continuerebbe anche con il conflitto di interessi: l'imprenditore Brugnaro ha in piedi un ricorso contro il sindaco Brugnaro per il possesso dell'isola di Poveglia, che si era aggiudicato all'asta prima che il Comune decidesse di revocare la vendita.
1 commento:
Buondì,
tutto vero, anche se va ricordato che il Veneto -non Venezia- è una delle regioni più schifosamente destrorse del Paese, per cui la sconfitta nei ballottaggi delle altre città forse non è altrettanto rilevante.
Cacciari in radio, diceva: "io lo avevo detto." Come al solito.
Saluti
T.
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