In Borsa scorre sangue. Purtroppo è il nostro.

Buongiorno,

In picchiata aspettò troppo
oggi non posso che parlare del fallimento europeo e nazionale nella gestione della crisi economica, perchè la situazione nella quale ci stiamo cacciando è in buona parte figlia di debolezza politica sia a livello nazionale che a livello europeo. Il mio post suo Calciopoli è quindi ulteriormente rimandato benchè già pronto.

Dell'incapacità e dell'inerzia di un governo italiano impegnato da anni in attività diverse dall'amministrazione del Paese abbiamo parlato molto. Mi limito a ribadire che la manovra presentata in questi giorni e strutturata per motivi elettorali in modo da concretizzarsi solo dal 2013 è stata probabilmente la demagogica ciliegina sulla torta di una economia nazionale in picchiata e cui vengono rifiutate le azioni necessarie a farle riprendere quota e che il silenzio tombale del Presidente del Consiglio più insulsamente ciarliero degli ultimi centocinquant'anni è più che imbarazzante.

Confesso di non riuscire a capire come mai, al posto di operazioni depressive della crescita di cui abbiamo già parlato, non si sia proceduto ad adeguare l'età pensionabile delle dipendenti private agli stessi sessantacinque anni delle dipendenti pubbliche, per dirne una. Oppure perchè il mago della finanza creativa non abbia provato ad utilizzare parte dei beni dello Stato a garanzia diretta dei prestiti che chiede: in linea di massima, diminuito il rischio, dovrebbero diminuire gli interessi e quindi il deficit di bilancio. Forse il risultato avrebbe potuto essere migliore di certe cartolarizzazioni che hanno svenduto il patrimonio immobiliare dello stato pochi anni fa.

Non credo di potermi aspettare una risposta sensata a questi dubbi dai nostri governanti, impegnati a magnificare l'apertura dei ministeri monzesi, e probabilmente nemmeno da una opposizione che sembrerebbe voler barattare l'appoggio alla manovra con l'uscita di scena di questo governo inetto (sarebbe finalmente ora, ma non credo a questa possibile evoluzione).

Porro: chissà che pensa del suo giornale
Né posso aspettarmi che un certo tipo di stampa che, certo di non sbagliarmi di molto, definirei "di regime" (volete esempi? uno, due, tre,... bastano, vero?), possa essere di aiuto nei chiaramenti, visto che considera un successo (addirittura un miracolo) aver piazzato i Bot ma "dimentica" talvolta di dire che vi pagheremo sopra un interesse poco meno che doppio rispetto al tasso precedente, con gran soddisfazione del nostro deficit. Come vedete, il diavolo si annida nei dettagli.

Veniamo invece al contesto europeo, dove gli interessi nazionali hanno finito col prevalere in modo suicida sull'interesse comune. In tanti lamentano, giustamente, l'atteggiamento da primi della classe tenuto dai politici tedeschi e la loro miopia nel non voler vedere che il default dei PIIGS li avrebbe comunque coinvolti pesantemente. Tutto vero. Come è vero che la Germania è stata l'attore che più ha impedito di chiudere velocemente e con meno danni il "fronte greco" ancora un anno fa, cosa che avrebbe danneggiato e reso più cauti gli speculatori (e forse addirittura li avrebbe indirizzati altrove), invece di lasciali liberi di operare, spesso a danno degli stessi stati che li hanno salvati due - tre anni fa.

Angel Merkel: Teufel! io afefa tetto!
Però se gli stati europei avessero adottato la ricetta tedesca adesso dovrebbero affrontare degli speculatori con gli artigli ben smussati, invece degli squali che ci girano intorno. E magari avrebbero un po' più credibilità, appoggio esterno a politiche nazionali di sacrificio e casse un po' meno esangui con cui rispondere agli attacchi.

Altro che vantarsi del fatto che i PIIGS erano diventati PIGS perchè l'economia italiana era solida e quindi immune dagli attacchi degli speculatori oppure varare finanziarie posticipate al 2013 per non irritare l'elettorato quando hai le tasche desolatamente vuote ed i creditori alla porta.

Invece siamo rimasti all'ognun per sè, a far finta di meditare su proposte concrete talvolta anche minime (qualcuno mi dica qual'è l'utilità di continuare a permettere vendite allo scoperto, ovviamente se non sei uno speculatore) oppure a far finta di pensare che impedire il rating degli stati assistiti possa essere di aiuto (!) non avendo attivato alcuna valutazione di rischio alternativa (come pensate si possa seriamente investire su qualcosa di cui non si conosce l'indice di rischio?). E soprattutto siamo qui ad affrontare il mercato separatamente, in modo da poter essere masticati meglio, mentre qualcuno si sta già gustando gli antipasti greci e portoghesi e magari pregusta un buon primo ed un robusto secondo.

Ciao

Paolo

Perchè rendergli la vita facile?

6 commenti:

francesco.caroselli ha detto...

Io molto anni fa parlai con un parente argentino molto felice di come Kirchner affrontò il pst default: mandò all'aria i progetti di spolpamento nazionale ad opera del FMI.
Certo, tanti poveri cristi in giro per il mondo si ritrovarono con un pezzettino di carta buono solo per accendere il camino, ma lui mi disse che cmq queste persone non avrebbero mai visto niente; infatti, i primi a essere rimborsati (e anche gli unici) sarebbero stati i grandi investitori.
In piu il piano di aiuti(?) del FMI avrebbe messo la testa sottacqua all'argentina per decenni.
Tu che ne pensi?

PaoloVE ha detto...

@ FC:

da quello che mi parve di capire in effetti la Kirchner dopo l'abbandono della folle politica valutaria precedente tutelò nel limite del possibile abbastanza bene gli interessi dei suoi cittadini.

L'FMI offrì generosamente all'Argentina un cappio in cui infilare la testa, subordinando molto pesantemente i prestiti ad una serie di condizioni politiche ed economiche che avrebbero lasciato in miseria gli argentini ed avrebbero limitato le loro possibilità di ripresa, a tutto vantaggio dei creditori stranieri.

La Kirchner mandò a quel paese gli aiuti dell'FMI ed accettò i prestiti cinesi, molto più convenienti per l'Argentina. Avendo la possibilità di accedere comunque al credito non era un problema argentino tutelare ad ogni costo gli investitori stranieri, cosa che non fece, a tutto vantaggio dei suoi cittadini.

Il fatto è che non é detto che il gioco funzioni sempre: di Cina ce n'è una sola (e non è detto che sia disposta a prestare soldi a chiunque), potremmo sperare nel contributo degli stati arabi, ma di stati prossimi al default ce n'è molti e non tutti mostrano prospettive di ripresa da un eventuale default, condizione indispensabile per ottenere finanziamenti...

Ciao

Paolo

PaoloVE ha detto...

una puntualizzazione sul rimbalzino di oggi e la chiusura di ieri? la lascio fare a phastidio: http://tinyurl.com/phastidio

Ovviamente non c'è molto di cui illudersi: non abbiamo rovesciato l'Italia come un calzino in quaratott'ore ed il mercato ha avuto modo di vedere quanto siamo vulnerabili. Per gli speculatori l prova è senza dubbio stata un successone!

Ciao

Paolo

francesco.caroselli ha detto...

Piccola puntualizzazione il Kirchner di cui parlato con i miei parenti era il marito della Kirchner di cui parli tu.
Anzi mi ricordo che commentammo che fu una furbata il fatto che si stesse per presentare lei in quanto se il Carlos Nestor si fosse presentato di nuovo avrebbe esaurito i due mandati massimi.

Ora non so se le parole che hai usato (soprattutto sul debito coperto dalla Cina) sia stato una mossa del hombre o de la mujer!

Cmq i miei parenti argentini mi dissero che Kirchner andò dal FMI e fece il gesto di Bossi in parole povere...Prima gli argentini e poi se rimangono soldi li diamo a voi! Un idolo.


PS-L'articolo di seminero è giusto un pochino piu ottimista del film 2012. Mi ha messo i brividi. Speriamo abbia torto.

PaoloVE ha detto...

@ FC:

giusta precisazione.

Ciao

Paolo

Michele R. ha detto...

Né posso aspettarmi che un certo tipo di stampa che, certo di non sbagliarmi di molto, definirei "di regime" (volete esempi? uno, due, tre,... bastano, vero?), possa essere di aiuto nei chiaramenti, visto che considera un successo (addirittura un miracolo) aver piazzato i Bot ma "dimentica" talvolta di dire che vi pagheremo sopra un interesse poco meno che doppio rispetto al tasso precedente, con gran soddisfazione del nostro deficit. Come vedete, il diavolo si annida nei dettagli.


La tua conclusione è una ciliegina su una torta ormai rancida!