ecco a voi un paio di perplessità (più che giustificate, secondo me) di Tommaso, che come sempre ringrazio. Credo siano l'indizio del fatto che comincia ad essere evidente che essere meglio di SB non significa comunque necessariamente essere adeguati al governo: caro Monti, c'è molto da fare.
Più dell'uscita sul posto fisso (sulla quale vi voglio segnalare questo aggiornamento foriero di pessimismo e fastidio: con questi non si va lontano, secondo me) ho trovato preoccupante questa dichiarazione di Monti:
"per decenni i partiti hanno avuto troppo cuore, hanno profuso troppo buonismo sociale, che ha accumulato anno dopo anno disavanzo e debito pubblico".
Come si fa a definire buon cuore l'irresponsabile e cosciente spostamento degli oneri da una generazione all'altra?
Perché si mette nello stesso calderone chi ha aumentato il debito, da Craxi a Berlusconi, e chi lo ha ridotto come Prodi e Ciampi?
Saluti
Tommaso
3 commenti:
Ho ascoltato l'intervento della Cancellieri: diventa sempre più forte l'impressione che si sia passati dal governo degli annunci a quello dei luoghi comuni.
Tristezza.
Ciao
Paolo
In effetti, pur avendo il governo ragione nel merito, non capisco che bisogno ci sia di insistere su questo punto in modo così provocatorio.
Ciao
T.
@ tommaso:
ma è poi davvero vero quello che la Cancellieri sostiene?
Chiariamoci: i bamboccioni esistono. Ma il loro numero è così significativo da meritare questa attenzione e questa patente di rappresentatività dei giovani?
Oggi su Repubblica parlano di 60.000 giovani laureati che sono emigrati a nord nel corso dell'anno.
A questi si devono sommare quelli che laureati non sono.
Sul blog di Sergio Nava "la fuga dei talenti" si parla di 60.000 giovani che vanno all'estero.
Erasmus porta all'estero 20.000 giovani l'anno.
E parliamo solo di mobilità in qualche modo misurabile.
I giovani veneti che vanno a lavorare in Lombardia o Emilia e viceversa queste ricerche non li tracciano, ma ci sono e non sono pochi.
Stiamo parlando di 200.000 - 250.000 partenze all'anno? Non mi paiono poche, specialmente se consideri che nella realtà italiana lo stipendio di un giovane copre con difficoltà l'affitto.
Mi pare che i giovani siano meno attaccati a mammina di quanto lo sia la Cancellieri ai suoi stereotipi, e trovo molto preoccupante che uno governi basandosi su convinzioni che sono luoghi comuni.
Ciao
Paolo
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