Il gregge dei giornalisti mannari

Buongiorno, 

e grazie a Tommaso, che ci propone il post che segue:
 
le ciarle da bar sugli stipendi dei Parlamentari mi annoiano per tre secondi e dopo mi fanno solo arrabbiare, per cui non ho seguito i dettagli. 

Lunedì ho sentito il pistolotto che il Principe dell'ipocrisia Mentana fa precedere al suo telegiornale e una sua frase è stata quasi testualmente "... pare che questa volta i politici siano arrivati i tagli che tutti ci aspettavamo: i tagli agli stipendi dei parlamentari. La camera ha approvato una riduzione di 1300 euro lordi." 


Come l'ex direttore del TG5, molte altre testate titolavano in questo modo, facendo quindi credere che ci fosse una effettiva diminuzione dell'importo della busta paga del parlamentare. Martedì l'ex direttore del TG5 si è unito al coro dei colleghi che "smascheravano l'inganno" rivelando alla tumultuosa plebe che non si tratta di una decurtazione degli emolumenti dei detestati onorevoli, giammai!

Quei farabutti han solo rinunciato a un aumento che sarebbe venuto in automatico con la modifica del trattamento previdenziale. 

Due osservazioni: 

1) Non so se ci sono state trionfali dichiarazioni di qualche parlamentare su questa "riduzione di stipendio", però trovo colpevole l'atteggiamento dei media: - Viene preso un provvedimento parlamentare che interviene sui "costi della politica" - Lunedì tutti in coro ne parlano come il primo passo nella direzione giusta - Martedì tutti in coro "scoprono" che sotto sotto è la solita truffa (come peraltro il cittadino del bar si aspetta, e desidera, per poter continuare a brontolare tranquillo). 

L'ipotesi ottimistica vede dei giornalisti incompetenti, non in grado di smascherare l'inganno subito, nonostante il clima generale incoraggi a diffidare fortemente di provvedimenti di "autopunizione" da parte dei parlamentari. 

L'ipotesi pessimistica vede dei giornalisti che volontariamente soffiano sul fuoco dell'antipolitica, trasformando quello che poteva essere definito un banale provvedimento di non aumento dei costi nella "solita" truffa di quei masnadieri che siedono in Parlamento. 

2) Al di là dell'episodio particolare, è evidente che la litania contro gli stipendi dei parlamentari sottende un solo pensiero: molti di coloro che ne sono ossessionati vorrebbero precisamente non avere più la seccatura di un Parlamento, con diverse tendenze dall'infantile al fascistoide per quanto concerne il "dopo". 

Cavalcare questo sentimento è colpevole da parte dei media. È sacrosanto pretendere che i costi della politica si riducano, con un occhio alla media europea se vogliamo. È populismo irresponsabile pretendere che guadagnino poco e lo è a maggior ragione fingere di confondere un "non-aumento" con una "riduzione" di stipendio, salvo poi tuonare contro la "truffa smascherata" il giorno seguente. 

Saluti

Tommaso

2 commenti:

PaoloVE ha detto...

Buongiorno,

era un bell'indizio della bovinità dell'informazione anche il "1300 euro lordi": per la serie mi rendo conto che li presenti così perchè sembrino di più, ma non mi espongo solo lo stretto indispensabile e cerco di dirlo molto sottovoce, hai visto mai...

Ciao

Paolo

Michele R. ha detto...

Buonasera,

Basta questo?
http://video.repubblica.it/spettacoli-e-cultura/crozza-i-nostri-parlamentari-ma-quali-eroi/87055/85445