Olimpiadi e sondaggi

Buongiorno,

ieri Tommaso mi ha proposto il suo punto di vista sull'affaire olimpico. Oggi, dopo averlo ringraziato, ve lo rigiro.

la decisione di Monti di non presentare la candidatura di Roma per le Olimpiadi 2020 mi vede d'accordo, come peraltro credo la maggioranza degli italiani. 

Il motivo principale per me è la certezza che le ruberie e le cosiddette infiltrazioni della malavita sarebbero abbondate. 

Il governo evita giustamente di scaricare sui cittadini le conseguenze di tali illeciti comportamenti (lievitazione dei costi, debiti che si "scoprono" a cose fatte ecc ecc.).

Credo però che la contrarietà alle Olimpiadi che si registra nei sondaggi abbia anche un'altra origine che merita qualche riga*. Se un amministratore propone un evento sportivo, artistico, culturale o decide di costruire una nuova sede per un museo, installare un'opera d'arte o rimodernare un palazzetto, molto facilmente egli sarà attaccato da un consistente numero di persone che sostengono che "no serve a gninte, vara sto qua come che buta via i me schei -bestemmia a piacere-"**

È molto facile che costoro raggiungano la maggioranza, qualora la stampa o la politica di parte avversa gettino benzina sul fuoco. 

Per questo credo che le decisioni su questo genere di eventi/opere pubbliche vada presa su basi squisitamente economiche e l'opinione pubblica vada pesata di conseguenza. Come scritto all'inizio in questo caso la decisione della rinuncia pare basata proprio su criteri economici. Spero e credo che questi abbiano pesato di più dei sondaggi. 

 Saluti 

Tommaso 

*Le ciarle "padane" sul fatto che a Roma ruberebbero e in Padania non meritano niente, vista la certezza di sprechi e mafioserie che fioriranno per l'Expo.

** Traduzione per i non veneti: "Non ravviso utilità alcuna in codesta opera ed esprimo pertanto il mio stupore nel constatare che i miei sudati risparmi vengono utilizzati dagli amministratori pubblici in modo improduttivo, corbezzoli!"

2 commenti:

PaoloVE ha detto...

Io continuo ad avere l'impressione che, dopo anni e anni di immobilità, chiunque faccia qualcosa, anche piccola e dia un minimo cenno di discontinuità venga portato in trionfo...

Ciao

Paolo

MS ha detto...

Il paradosso non e' la lettura economica, ma la lettura antieconomica.

In altre parole, e' desolante pensare che per evitare il malaffare si evita l'evento/manifestazione.

MS