S'io fossi Silvio...

Buongiorno,

Ronaldinho Burlesque!
Il titolo ispirato da Cecco Angiolieri non tragga in inganno: non mi sognerei minimamente di ardere lo mondo.

Piuttosto, avendo già messo al vertice del partito un mio fantoccio, cercherei di prendere un po' di tempo, in modo da far dimenticare l'inettitudine dimostrata precedentemente al governo, cambiereri alcuni aspetti esteriori del mio partito (sempre allo scopo di sganciarmi dai precedenti insuccessi), ed approfitterei dell'attuale clima di antipolitica per dare alla folla quello che vuole: un partito che rinuncia al finanziamento pubblico e fa di questa riuncia l'elemento portante della battaglia politica.

Il che, per inciso, permetterebbe di portare la battaglia politica in un piano dove, date le mie disponibilità economiche, sarei molto avvantaggiato rispetto a qualsiasi altro competitor.

E magari, visto che i new media stanno cominciando a dimostrare anche in Italia di essere in grado di mobilitare politicamente grandi numeri di persone, cercherei di aprire un canale ben strutturato su internet.


Vuoi vedere che anche stavolta l'antipolitica degli slogan e dell'indignazione facile riuscirà ad essere convogliata in un alveo conservatore di destra?

Update: avevo preparato il post venerdì sera. Sabato a ora di pranzo una parte delle mie elucubrazioni aveva già trovato conferma. Sono o non sono un raffinatissimo analista politico? :-)

Ciao

Paolo

P.s. Domanda tendenziosa: cosa mai sta sostenendo sul finanziamento pubblico ai partiti il sultano dell'onestà intellettuale in modulazione di frequenza? Chissà perchè sono sempre convinto che non abbia mai smesso di tirare l'acqua allo stesso mulino...

Nessun commento: