La meglio gioventù non spara, ma uccide lo stesso

Buongiorno,

dopo le già dimenticate polemiche sorte dopo le dichiarazioni (ritenute inneggianti o istigatrici alla violenza) del Professor Becchi ed alla sua sconfessione da parte del M5S,

dopo le dichiarazioni del Presidente della BCE che sostanzialmente ha detto cose in gran parte molto simili a quelle dette da Becchi (con l'eccezione dei riferimenti ai banchieri) senza per questo essere ritenuto un sovversivo emulo di Toni Negri e senza che le sue dichiarazioni generassero polemica alcuna (vi lascio lambiccarvi sul perchè della diversa reazione),


dalla Germania arrivano dei dati che dovrebbero farci preoccupare ben più delle dichiarazioni di cui sopra.

Perchè in molti, stanchi di stipendi da fame, di precarietà mascherata da flessibilità, di mancato riconoscimento dei meriti, di mancanza di prospettive, di essere definiti bamboccioni (o choosy, o mammoni,o...) o di essere intruppati in un qualsivoglia stereotipo degradante hanno fatto la valigia e se ne sono andati dall'Italia.


E stiamo parlando del solo 2012 e della sola Germania.

Credo che questi dati siano la miglior certificazione che il problema italiano non risiede nei giovani nè nelle capacità/disponibilità dei lavoratori nè in nessuno dei troppi luoghi comuni: non sono mammoni nè poco flessibili: prendono, fanno la valigia e partono. Non sono choosy, svogliati o poco preparati, all'estero trovano lavoro e fanno carriera più rapidamente che da noi (non che ci voglia molto). 

Soprattutto questi non tornano e non torneranno. Perchè fanno lavori più gratificanti, meglio retribuiti, che lasciano maggior spazio alla vita personale, in luoghi dove il costo della vita è inferiore ed i servizi sono migliori. E soprattutto perchè in Italia nessuno si sogna di ipotizzare un progetto di riforma della nazione che possa invogliarli ad investire le loro energie ed i loro talenti per la loro terra d'origine.

Ma nemmeno questa notizia merita una polemica  stile Becchi, nè l'invito a far qualcosa per prevenire limitare (si può cercar di prevenire qualcosa che deve ancora succedere, ma qui la cosa è giàampiamente in corso) la catastrofe. Nemmeno questa notizia servirà a scalfire dei comodi luoghi comuni volti a garantire i soliti privilegiati, i cui privilegi hanno sempre più i minuti contati, visto che si basano su una società che sta andando in rovina. E finchè continueremo su questi binari sappiamo dove andremo a parare.

Ditemi sinceramente cosa danneggia di più il nostro Paese (e quindi quali sono le priorità da affrontare): qualche irresponsabile colpo di pistola paventato da Becchi o l'emorragia crescente delle nostre migliori risorse professionali?

...e adesso possiamo tornare a cianciare di fingere di opporci a Nitto Palma.

Ciao

Paolo

7 commenti:

renzo ha detto...

Buongiorno a tutti,

il post di oggi mi sta particolarmente a cuore, tra qualche settimana farò parte anche io della truppa che andrà a vivere all'estero. Nel mio caso non sarà la Germania ma la Svizzera.
Farò armi e bagagli, con moglie e figlia piccolina e andremo dalle parti di Zurigo, quindi la parte tedesca per intenderci.
Il motivo? Molto semplice.

Ho 33 anni e un dottorato in Ingegneria, qualche anno di assegno di ricerca e, oltre alla ricerca, ho anche 5 anni di esperienza professionale nel mio settore.
Quanto vale qui in Italia?
Zero.
Non parlo della possibilità di continuare a lavorare all'università, non è mai stato possibile per i motivi che tutti sappiamo, per cui non l'ho mai presa in considerazione.
Sto parlando della possibilità di trovare un lavoro. Un caxxo di lavoro che mi dia stabilità, senza partita iva o amenità varie.
Dopo un anno di invio CV, nessuno, ribadisco, nessuno mi ha MAI risposto.
Allora ho provato in Svizzera, sapendo che nel mio settore c'è un pò di fermento.
Per farla breve nel giro di un paio di mesi, ho mandato la mia candidatura per 10 offerte di lavoro, 7 mi hanno risposto il giorno dopo che sarebbero state interessate ma il problema è che richiedono un'ottima conoscenza del tedesco (la mia è di base), 1 non mi ha ancora risposto, 2 mi hanno chiesto un colloquio.
Adesso devo scegliere tra questi due studi professionali, entrambi vogliono assumermi.
Le condizioni di lavoro? Assunzione a tempo indeterminato, straordinari in parte pagati e in parte ferie, orario di lavoro flessibile con garanzie per le fasce orarie 8-12 e 14-16, possibilità di home office in futuro, retribuzione ottima (potrei mantenere mia moglie e mia figlia senza problemi). Per non parlare dell'organizzazione del lavoro all'interno degli studi, che mi ha stupito.
Ovviamente accetterò una delle due offerte e, per migliorare il tedesco, siccome sono un bamboccione lavativo, andrò due mesi in Germania in estate a studiare, lontano da moglie e figlia.

Sensazioni al momento? Gratificazione di aver trovato un lavoro in cui la mia qualifica è è ricercata e vale qualcosa, incazzo profondo per questo paese, che potrebbe andare meglio, molto meglio, ma che non ce la farà mai.

PS: vorrei scrivere di più e meglio, ma ora purtroppo sono di corsa.

F®Ømß°£ ha detto...

Buondì,

quanto scrivi è del tutto condivisibile, tranne la difesa di un personaggio come Becchi*.

Ci sarebbe molto da riflettere sul fatto che chi ha energie, qualità e intraprendenza scappa da un Paese che non fa nulla per farlo rimanere. Tuttavia cercare soluzioni per questo problema renderebbe necessario smontare qualche altro luogo comune, per esempio il supposto ruolo salvifico delle PMI, a volte in mano a semianalfabeti invecchiati nei loro vestiti. Oppure il tabù sul numero chiuso nelle università e sulla vera meritocrazia.

...adesso posso tornare a esprimere facili giudizi su Andreotti

Saluti

Tommaso

*Perché le profezie di sventura di Becchi vengono condannate, mentre quelle di Draghi no?
Draghi non si fa intervistare alla Zanzara, non dà del tu al conduttore e soprattutto è una persona seria famosa per i suoi meriti professionali e non grazie alla confusione di giornalisti incapaci.

F®Ømß°£ ha detto...

@renzo

beato te ;-)

T.

PaoloVE ha detto...

@ Tommaso:

mi sento di "difendere" Becchi (ma preferirei rimettere a posto quanto affermato da Becchi) perchè, come evidenziano le affermazioni di Draghi, non ha poi detto granchè di sconvolgente.

Ed il fatto che le sue dichiarazioni siano state imbeccate / manipolate dalla stampa gli si può imputare solo sino ad un certo punto.

Insomma, ho l'impressione che certi comportamenti facciano parte di un certo tipo di piccolo linciaggio mediatico cui il M5S è sottoposto, e queste sono pratiche che non mi piacciono indipendentemente dalla parte che mena e dala parte ce subisce.

Sono i mezzucci usati da sempre contro i Radicali e che fanno si che adesso noi si abbia carceri indegne di un paese civile, diritti civili degni di una teocrazia sessuofoba,...

Ciao

Paolo

PaoloVE ha detto...

@ Renzo:

intanto in bocca al lupo a te e famiglia.

Credo che sul fronte dello straordinario avrai delle sorprese, se lo valuti con il profilo italico.

Perchè, da quanto da italiano (e per di più del NE) ho faticato a capire, in Austria e Germania lo straordinario non è orario che si fa routinariamente o quasi oltre l'orario contrattualmente previsto e difficilmente retribuito, ma una prestazione extra che viene richiesta di fronte ad eventi straordinari o quasi.

Immagino che anche in Svizzera la cosa non si discosti molto da lì, magari sbaglio...

Ciao

Paolo

F®Ømß°£ ha detto...

@Paolo

non condivido. È vero che sui grillini c'è una morbosità mediatica, molta ipocrisia e molto doppiopesismo, come nel caso del sindaco di Mira.

Se però leggo cosa scrive Becchi e ascolto cosa dice, pur imbeccato, non c'è nulla da difendere.

Ciò che lo rende indifendibile è il compiacimento nell'evocare queste mitiche proteste di piazza, da parte di un personaggio che non ha lo stesso titolo che ho io o che hai tu per esprimere opinioni.

Compiacimento che si evince dai toni e dalle altre uscite e articoli di questo professore diventato noto solo a causa delle scuse di un giornalista a proposito di sue dichiarazioni, peraltro insensate.

C'è del buono nel M5S? Forse, ma è proprio dissociandosi da ceffi come Becchi e Grillo che i grillini possono dimostrarlo.

Il paragone con i radicali poi non regge: essi sono ostracizzati dai media, i grillini, al contrario, sono onnipresenti e non sono certo "linciati" da tutti. Il loro risultato elettorale è un risultato di questo tra le altre cose.

Ora vado... mi aspettano in abbazia!

Saluti

T.

PaoloVE ha detto...

@ Tommaso:

Abbazia? Birra? :-)

Lo so, a scuola ero compagno di banco di Homer Simpson...

:-)

Ciao

Paolo