Larghe intese, strette riforme

Buongiorno,

in questi giorni abbiamo indicazioni su quale potrà essere la portata delle riforme che possiamo aspettarci dal governo Letta: stiamo infatti per assistere alla riforma della legge elettorale messa a punto dal fine costituzionalista che risponde al nome di Calderoli e che ci accompagna con le sue soglie di sbarramento unite alle liste bloccate e con il suo premio di maggioranza erogato su base regionale da otto anni e tre elezioni politiche.

Che fosse indispensabile riformarla era abbastanza chiaro: il suo proponente l'aveva definito una porcata, è da tempo contestato dall'intero arco costituzionale, impedisce il ricambio della classe politica grazie alla coesistenza che limita il ricambio interno ai partiti in virtù delle liste bloccate e alla possibilità di creare nuovi partiti in virtù degli sbarramenti, altera la rappresentatività attraverso un ampio premio di maggioranza che però è erogato con criteri che non favoriscono la governabilità. Insomma è una conclamata schifezza


Talmente schifezza che persino la Consulta, chiamata ad esprimersi a breve sulla sua costituzionalità, avrebbe delle difficoltà a far finta di non accorgersi del fatto che la Costituzione  prevede in più punti cose diverse. Persino dopo tre legislature elette utilizzandola.Voglio dire, non stiamo mica parlando dell'incandidabilità di Berlusconi...

Bene, sulla scorta un simile forte pacchetto di stimoli, il governo Letta metterà mano al sistema elettorale.

E poichè, come detto ieri, Altrimenti cade il governo, e il capogruppo del PdL ha deciso unilateralmente che l'accordo è per una riforma che faccia il minimo per riportare nella costituzionalità la legge elettorale, dobbiamo aspettarci, come ha già ironizzato qualcuno e con buona pace di Franceschini che dice pro forma cose diverse, di passare dal Porcellum al Porcellinum.

Purtroppo abbiamo un governo di intese molto larghe ma ancor più deboli, per cui temo che vedremo andare avanti solo provvedimenti minimali che aderiscono ai desideri della parte politica più spregiudicatamente incline ad alzare la voce e se ne strafottono dei nostri interessi.

E poi mi si dice che son diventato livoroso...

Ciao

Paolo

2 commenti:

renzo ha detto...

Eccome se sei livoroso, ti manca solo un bel vaffa per terminare i post e ti trasformerai in un grillino DOC. :)

Ironie a parte, è difficile non essere incazzati quando è lapalissiano che questo governo, nel caso riesca a fare qualcosa, questo qualcosa non sarà mai classificabile con il termine riforma.
Le riforme necessitano di una maggiornaza solida, molto solida, perchè siano tali, altrimenti ci troveremo solo rammendi e toppe a leggi già esistenti.
E, data la competenza e l'onestà dei membri del governo, tali toppe saranno ovviamente peggio del buco.

Renzo, livoroso come Paolo :)

PaoloVE ha detto...

@ renzo:

"Eccome se sei livoroso"

come dicevo altrove stasera invece di mangiare carne al sangue e tracannare whiskey prenderò riso in bianco e tisana di tiglio.

Con al più un po' di miele per addolcirmi...

A ben pensarci mi sa che così diventerei cattivo davvero.:-)

Ciao

Paolo