Buongiorno,
la fretta con la quale Beppe Grillo ha salutato allegro e giulivo la conferma della condanna di Silvio Berlusconi, sparando sul PD prima ancora che sul condannato, dal mio punto di vista è volta a mascherare, mistificando la realtà, uno dei più clamorosi errori politici (se non proprio il più clamoroso) che sia mai stato commesso sul fronte anti berlusconiano da lui stesso.
In primo luogo perchè l'asciutto "Berlusconi è morto, viva Berlusconi" mi pare non corrisponda al vero. Probabilmente Berlusconi non siederà più su uno scranno parlamentare e non diverrà Presidente della Repubblica (ma credo non sia scontato nemmeno questo, visto che l'ipocrita clima di "pacificazione" sembra poter indirizzare anche verso forme di amnistia che potrebbero riaprire i giochi su ogni fronte).
Ma le conseguenze potrebbero tranquillamente finire qui.
Perchè, come Grillo sa meglio di chiunque altro, nel momento in cui si ha un seguito personale di entusiasti fedeli e capacità e strumenti per comunicare, è possibile fare politica senza problemi anche ad alti livelli ed a capo di un movimento politico di massa anche senza essere eletti e benchè pregiudicati.
In secondo luogo perchè la scelta di Grillo di spingere verso l'alleanza PD e PdL operata qualche mese fa, quando rifiutò in maniera sprezzante qualsiasi apertura a Bersani ed ai suoi otto punti (peraltro non dissimili da quelli che lo stesso M5S avrebbe successivamente, brevemente e contraddittoriamente proposto come ipotesi di base su cui ragionare per sviluppare una ipotesi di accordo con il PD) ha avuto l'effetto di evitare la morte politica di SB.
Infatti in pratica, se oggi SB (ed il suo personalissimo partito) non è nella malaugurata condizione di dover affrontare contemporaneamente gli effetti di un crollo nelle urne, quelli della perdita delle cariche di governo e quelli di una pesante sentenza di condanna (condizione che ragionevolamente avrebbe stroncato politicamente chiunque), lo si deve in buona parte anche a Grillo. E questo comporta che, anche grazie a Grillo, SB ha potuto tenere calme le acque e limitare danni e mal di pancia tra i suoi dandogli un po' di poltrone, recuperare punti nei sondaggi e, sostanzialmente, affrontare una avversità alla volta, invece che tre emergenze insieme.
Per fare un parallelo sportivo, Grillo ha scelto di non tirare una sequenza di tre brutali diretti al volto del pugile avversario, che lo avrebbe messo KO, per diluirli nell'arco di più riprese, permettendo quindi all'avversario di riassorbirli.
E così adesso, anche grazie a Grillo, siamo nella situazione in cui SB ha pareggiato le elezioni (1), ha parzialmente riassorbito l'emorragia di voti, è fondamentale nel governo (e quindi può estorcerne l'appoggio) ed è condannato, mentre avremmo potuto essere nella situazione in cui SB aveva perso le elezioni, era parte di una opposizione irrilevante e era condannato. La differenza è quella tra un politico che si sta barcamenando in acque agitate ed un cadavere politico.
Ben peggio delle coltellate tirate in mezzo alle spalle di Prodi anni fa o Bersani più recentemente.
Ciao
Paolo
(1) no, non sto cambiando le carte in tavola: malgrado abbia perso valanghe di voti ha mantenuto ruoli di governo, e questo fa una enorme differenza nella valutazione del risultato politico.
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