Il (primo?) botto veneto

Buongiorno,

sfruttando abilmente le mie conclamate e famose doti di veggente, poco meno di un anno fa scrivevo questo post, dove segnalavo i prevedibili sviluppi di ben altra portata di una notizia che, allora e ad un osservatore ignaro e distratto, poteva sembrare minore e confinata ad un ambito al più regionale.

Direi che cominciamo ad esserci.


Credo di non interpretare male se ritengo che, in presenza di arresti -o di richieste di autorizzazioni all'arresto, nel caso di Senatori ed Europarlamentari-, dobbiamo pensare che gli investigatori siano convinti di avere elementi piuttosto solidi in mano per sostenere il coinvolgimento degli interessati.

Ma fin qui non dico nulla di strano, anche se in forme molto contorte.

Il fatto è che credo che possa essere un passo avanti, ma temo non sia la conclusione della vicenda, perchè, se il malaffare che sembra emergere attorno al Mose fosse confermato, troverei normale ipotizzare che possa essersi in qualche modo riproposto in qualche altro dei tanti progetti di grandi opere che in Veneto hanno avuto gli stessi riferimenti politici ed imprenditoriali e/o sono maturati in simili contesti di commistione di interessi politici, personali ed imprenditoriali.

In fondo da molto tempo e molto spesso ho l'impressione che in Italia ed anche in Veneto la tangente non sia più un orpello che si aggiunge come continenza ai costi di un'opera necessaria, ma sempre più spesso sia invece il motivo per cui la politica realizza un'opera.

Per cui non mi meraviglierei affatto se le grandi opere e le bizzare architetture finanziarie ed amministrative che hanno segnato gli ultimi anni della mia Regione dovessero riservarci ulteriori spiacevoli sorprese.

La nota di speranza è che sembra che gli scandali contemporanei su EXPO e Mose sembrano scuotere contemporaneamente sia il sistema politico lombardo che quello veneto: forse è davvero la volta buona che si riesce a cambiare qualcosa...

Quanto alle mie fulgide capacità divinatorie, se voleste scommettere sul futuro vincitore dei Mondiali non avete che da contattarmi in privato. Magari vi vendo anche un amuleto contro il malocchio (sempre che non abbia già finito il sale) :-)

Ciao

Paolo

(1) Non si tratta di un assessore qualsiasi, ma bel braccio operativo della Regione in materia di infrastrutture: sue le competenze su opere che vanno dal Passante di Mestre al SFMR, giusto per citare un paio di sciocchezzuole.

(2) L'ufficiale della GdF che diede l'avvio all'indagine, il colonnello Renzo Nisi, all'inizio di settembre e malgrado la delicatezza e la portata dell'indagine che stava conducendo fu inopinatamente promosso ad altro incarico a Roma.Mi viene il dubbio che questo giustifichi l'arresto del suo superiore, l'ex Generale della GdF Emilio Spaziante, ex capo in seconda della Finanza...

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