Padova: proprio quello di cui c'era bisogno

Buongiorno, 

dopo i ballottaggi avevo già segnalato la criticità della giunta eletta in quel di Padova: non sono serviti molti giorni al Senatore (per ora e probabilmente per sempre non dimissionario) neoeletto Sindaco per dimostrare quale sarà il polso con cui ha intenzione di amministrare la città, cui si era proposto in veste di emulo di Gentilini (ex sindaco peraltro trombato ed abbandonato della vicina Treviso) nel ruolo di sceriffo per risolvere gli enormi problemi di sicurezza.

Dopo un fulmineo intervento per sollevare i baristi da gran parte delle responsabilità degli eccessi collegati al troppo consistente  consumo d'alcol da parte del popolo dello spritz (1), si è sentito il più o meno giustificato annuncio di provvedimenti anti nomadi ed anti accattoni, quello della rescissione della concessione che permettevano ai musulmani di utilizzare come raffazzonato luogo di culto una palestra, e quello relativo all'obbligo di esporre il crocifisso in scuole ed uffici ("Ora in tutti gli edifici e le scuole un bel crocifisso obbligatorio, regalato dal Comune. E guai a chi lo tocca").

Direi che siamo evidentemente in presenza dell'uomo giusto al posto giusto: dobbiamo però dare atto alla giunta precedente che, se questi sono i provvedimenti più urgenti per la città, il team di Zanonato e Rossi deve aver fatto un lavoro strepitoso nel loro mandato al punto da rendere scarsamente comprensibile come mai li non li abbiano confermati...

Ciao

Paolo

(1) "Quale sarà il mio primo atto amministrativo? Ho intenzione di modificare subito l’infausta ordinanza che vieta alle attività commerciali che si trovano nell’area della Stazione e di piazza Mazzini di vendere bevande alcoliche da asporto. Nelle settimane passate, avevo più volte spiegato a Rossi che quell’ordinanza, fatta così, non andava bene, perché penalizzava i negozianti in maniera pesante. Ma non mi ha mai ascoltato. Adesso, comunque, correggerò il provvedimento, mantenendo soltanto la parte che vieta il consumo di alcolici in una determinata area della città. Va infatti punito il consumo, non la vendita. E vanno perseguite le persone che, in quella zona, danno fastidio ai padovani perbene". Spero che non succeda mai che il Sindaco di Padova debba approcciare qualche problema legato allo spaccio di droga, perchè, secondo questa logica, vedremo penalizzare i tossici e lasciar andare gli spacciatori.