in questi giorni ho avuto
modo di ascoltare la trasmissione di Oscar Giannino “La versione di
Oscar” sulle frequenze di Radio 24. Confesso che i commenti al mio
post / appello in cui cercavo suggerimenti per ascoltare una buona
trasmissione radiofonica di approfondimento su politica ed attualità
mi avevano un po' illuso.
Le due trasmissioni che
ho ascoltato vertevano una sull'interpretazione che vuole che il
canone RAI debba essere pagato anche per PC, Tablet, Smartphone e
qualsiasi dispositivo elettronico atto a ricevere trasmissioni
radiotelevisive (posizione parzialmente ridimensionata dalla RAI),
l'altra sull'applicazione di tasse su beni di consumo che danneggiano
la salute (alcool, tabacco, junk food, soft drinks,..) vista come un
abuso caratteristico dello stato etico.
Altrettanto scontati sono
stati i riferimenti anche urlati e ripetuti allo stato ladro, alle
rapine ed alle vessazioni cui lo Stato sottopone i suoi cittadini.
Così anche i toni usati,
a partire dal lancio della seconda trasmissione in cui il conduttore
ripeteva a volume sempre più elevato No! No! No!, più degni di uno
Sgarbi.
Non era scontato il fatto
che le cose venissero presentate in maniera parziale ed incompleta.
...la modifica... |
Purtroppo ed
assurdamente, malgrado le ripetute richieste di chiarimenti in
materia la legge che regola il pagamento del canone è assolutamente
inequivoca, anche se ingiusta e sbagliata: PC, Tablet, … sono
dispositivi atti -così come sono o una volta modificati- a ricevere
trasmissioni radiotelevisive, e come tali sono soggetti al pagamento
del canone. E non ha senso minacciare di dover pagare il canone per
la playstation dei figli: a parte che questa si collega ad una TV, il
canone sarà già stato reso necessario per questa, oppure per il PC,
per la radio, per l'autoradio o per il cellulare con radio FM che
uno ha in casa.
Men che meno ha senso (se
non per pura propaganda) parlare di Stato etico perchè, dovendo
scegliere cosa tassare, gli Stati si orientano su beni che
oggettivamente ed indiscutibilmente danneggiano la salute dei loro
consumatori, piuttosto che su altri. Avrebbe senso usare questa
categoria se la tassazione riguardasse beni che possono essere
considerati nocivi sulla base di un sistema di valori soggettivo (che
so io: tassare sex toys e film porno, giusto per ricordare una delle
proposte di esponenti della precedente maggioranza di governo).
Insomma ho trovato
Giannino banalmente uguale alla sua caricatura, l'ho trovato
ferocemente demagogico (usa spesso gli stessi toni del peggior Beppe
Grillo) ed ho trovato spesso estremamente deboli gli argomenti
utilizzati. In realtà mi è parso chiaro che dell'opportunità o meno dell'una o dell'altra delle due situazioni a Giannino poco importava: l'importante era, come sempre, ostentare la propria furia contro lo Stato Ladro e pretendere la riduzione delle tasse senza distinzione.
Ciao
Paolo
8 commenti:
Buongiorno,
tutto ciò che dici su Giannino è vero, ciononostante non lo trovo particolarmente fastidioso. Probabilmente perché è un po' più coerente nelle sue prese di posizione degli Stanlio e Ollio dell'onestà intellettuale.
O forse è solo che lo ascolto un po' meno ;-).
Vorrei notare come sia vergognosa l'informazione data da tutti i giornali on-line che ho consultato su questa baggianata del canone.
Tutto il can can dei giorni scorsi riguarda il canone "speciale" relativo all'ambito non familiare.
Per il cittadino comune, a casa propria, rimane la vessatoria clausola per cui paga chi ha l'apparecchio "atto a ricevere".
C'è un giornale online che abbia evidenziato nel titolo questo fatto?
NO
Qual è il risultato?
La retromarcia RAI sul canone "speciale" sarà letta da molti come assoluta. Cosa che (ingiustamente) non è.
Saluti
Tommaso
PS: la sola radio non obbliga a pagare il canone, a quanto è scritto sul sito RAI).
PPS: Trovo odiosa l'ipocrisia con cui si parla di non pagare il canone, specialmente da parte di politici che nulla fanno per renderlo più equo o eliminarlo.
Buongiorno,
aggiungo io che trovo odioso il fatto che si pretenda il canone travestendolo da tassa di possesso TV, ma si fa sì che la RAI continui ad essere trattata alla stregua di una televisione commerciale con la ridicola ed inutile prolificazione di reti del digitale terrestre. Per me vale la proporzione:
Canone: 0 pubblicita sulle reti rai = Nessun canone : Altre televisioni commerciali al posto della RAI.
Saluti
PS naturalmente (mio malgrado) il canone lo pago, ma sono tra gli quegli italiani che la ritengono la tassa più odiosa :(
piccolo chiarimento:
reti del digitale terrestre
è più chiaro se dico
canali rai del digitale terrestre.
Buongiorno,
riguardo l'inequivocabilità penso tu sia in errore. La legge che regolamenta il canone rai non parla di ricezione delle trasmissioni ma di apparecchi atti a ricevere le radioaudizioni (broadcasting).
A tal proposito ti segnalo un eccellente articolo di Matteoli :
http://www.imille.org/2012/02/se-hai-computer-la-rai-ti-chiede-il-canone/
Mi piace il suo punto di vista e anche la sua proposta di abolizione.
Concordo con Tommaso riguardo Giannino, aggiungendo forse che è facile trovarlo irragionevolmente ostinato su certi argomenti.
Quello che gli si può riconoscere è che, rispetto alla media degli opinionisti a cui è concessa la medesima visibilità, si distingue.
@ Tommaso & Germano:
forse faccio confusione, perchè, contrariamente a quanto sostiene Giannino, qualcosa ne tempo è cambiato (ad esempio il canone è diventato formalmente una tassa di possesso).
Ma un pc ed una radio con ricevitore FM sono "atti o adattabili"(eventualmente con la modifica di cui nell'immagine del post) a ricevere "radioaudizioni".
Il problema non è l'accesso ai programmi da internet, ma la possibilità che questi strumenti hanno di accedere alle trasmissioni via etere.
Con questo non voglio difendere questa accezione del canone, ma non mi pare che la legge si presti ad equivoci...
Ciao
Paolo
@Paolo
Potrei sbagliarmi anche io, ma credo che sia il termine 'trasmissione' che ci confonde.
Per trasmissione non si intende il programma televisivo, ma il segnale unidirezionale che viaggia via etere.
Un PC collegato a internet tramite doppino telefonico (e non collegamento satellitare) non potrà mai essere considerato adattabile alla ricezione di trasmissioni (intese come sopra) nativamente. Avrebbe bisogno (ma non saprei dirti nemmeno se esistono, quanto costano, etc) di un device esterno.
@ germano:
esistono, li trovi a partire da 19 €, ne ho uno (simile a quello della terza foto nel post) che si collega all'USB e funziona proprio bene. Ed avrebbe eventualmente senso che a questi si applicasse il canone invece che al pc, che può esserne o meno accessoriato e quindi essere o meno utilizzato per ricevere trasmissioni radiotelevisive.
Diverso per cellulari / tablet dotati di sintonizzatore FM. Nemmeno questo utilizza un collegamento dati ma proprio le normali trasmissioni radiofoniche, quindi non è nemmeno necessario un adattamento del device, basta collegare l'auricolare che funge da antenna...
Ciao
Paolo
Sul sito della RAI trovo scritto che autoradio e radio sono esonerate dal canone. Si riferisce a una legge del 97. Non so se è stata modificata però.
www.abbonamenti.rai.it/Ordinari/IlCanoneOrdinari.aspx
Ciao
T.
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