25 aprile

Buongiorno,

spero che almeno quest'anno, con un governo un po' meno ideologizzato e soprattutto meno volto al passato dei precedenti, la ricorrenza abbia il peso che merita, quello della commemorazione si eventi di ormai quasi settant'anni fa.

Personalmente provo gratitudine ed ammirazione per chi allora ebbe forza, coraggio e lucidità sufficienti a rischiare la propria vita per abbattere una dittatura e tentare di dare all'Italia un futuro migliore. 

Non so quanti avrebbero la forza di fare altrettanto, nemmeno tra chi come me oggi li ringrazia.

Chi ricorderà i morti dell'altra parte (e troppo spesso SOLO i morti dell'altra parte o altri morti, come quelli delle vittime infoibate) allo scopo di sminuire quanto avvenuto farà finta di non sapere che si era in guerra, una guerra civile, dove purtroppo atrocità e vendette avvengono inevitabilmente.

A tutti era chiaro di non essere ad un pranzo di gala: il menù contemplava olio di ricino e manganellate per aperitivo, mentre i piatti forti erano anche peggiori.

Restano alcune valutazioni di fondo:
  1. Non furono i Partigiani ad iniziare violenze, soprusi e guerra.
  2. Non furono i Partigiani a mettere in piedi lager e campagne militari di aggressione.
  3. L'Italia che i Partigiani contribuirono a far nascere è migliore, meno violenta, più ricca, giusta e tollerante di quella che contribuirono a strappare dalle mani della dittatura fascista.
E tanto dovrebbe bastare. A me basta e avanza.

Ciao

Paolo

3 commenti:

F®Ømß°£ ha detto...

Sintetico ed efficace.

Grazie

T.

Michele R. ha detto...

Mi associo al commento di T.

Grazie anche da parte mia.

denny ha detto...

grazie, grazie.