La selezione della classe dirigente

Buongiorno,

voglio fare per l'ennesima volta la solita considerazione, partendo dall'accostamento di queste due notizie, distanti tra loro quattro anni: Veltroni candida Calearo e Veltroni definisce Calearo una persona orrenda.

Come vi sarà facile verificare cercando in rete, Calearo non è cambiato nel tempo: era già così quando Veltroni lo candidò nominò, malgrado Calearo stesso dichiarasse apertamente la propria avversione alla politica ed alla sinistra in particolare. Era l'idea di Italia moderna che Veltroni aveva in testa: un po' di tutto, ma anche il suo contrario.

Credo che mai come in questo caso sia evidente l'inadeguatezza nella selezione della classe dirigente italiana: il leader di un partito che candida come capolista un soggetto noto (realtà che lui e solo lui si rifiuta di comprendere) per il suo desiderio di distruggere buona parte di quello che quello stesso partito rappresenta è qualcosa che ritengo non abbia uguali, specialmente se si considera che quello stesso leader sopravvive ad una simile improvvida decisione ed ha anche il coraggio di riprendere la parola sull'argomento.

Ciao

2 commenti:

F®Ømß°£ ha detto...

Mi si dica una cosa che Veltroni ha fatto che sia stata, nel breve o nel lungo periodo, utile al PD.

Il fatto che un personaggio così fallimentare venga ancora preso in considerazione è significativo di quanto male siamo messi.

T.

F®Ømß°£ ha detto...

Il link all'articolo non mi funziona, credo che la firma sia del Gran Visir dell'originalità. Quello che non sta da nessuna parte, sta dalla sua parte.

Ma per piacere!

T.