Buongiorno,
le recenti dichiarazioni del Primo Ministro Renzi, che indicano le cinque aree in cui opererà il nuovo "programma dei mille giorni", unitamente al fatto che ieri c'è stato l'incontro -ovviamente in streaming- con il M5S in materia di riforme istituzionali ed elettorali (1), è una chiara indicazione del fatto che forse non sono un paludoso gufo rosicone, ma, purtroppo, solamente un realista, persino per l'agiografico Menichini di turno.
Perchè se le cinque aree da riformare nei prossimi mille giorni sono "pubblica amministrazione, lavoro, scuola, sanità, giustizia", e se stiamo ancora trattando sulle riforme istituzionali ed elettorali, c'è più di qualche solidissimo elemento per sostenere che sul cronoprogramma trionfalmente annunciato da Renzi all'atto della sua elezione è calata una sobria ma solida e consistente pietra tombale.
Il che, me lo si conceda, stride con la definizione di "scoppiettanti" data dal Premier ai suoi primi cento giorni in carica...
Ciao
Paolo
(1) Renzi respinge il Democratellum del M5S perchè non garantisce governabilità: ci può stare. Il fatto è che le riforme che propone Renzi la garantiscono ancor meno: ditemi cosa succederà quando (e sottolineo quando, non se) alle politiche vincerà una parte politica e la maggioranza dei consigli regionali (e conseguentemente dei senatori, secondo la riforma proposta da Renzi) sarà invece appannaggio di una parte politica diversa, come già verificatosi in più occasioni. Non vi sembra si prospetti la situazione dell'"anatra zoppa" che ha afflitto Obama in presenza di un Senato repubblicano? Oppure devo temere che anche in questo caso arrivi una riforma che vada nella direzione di un voto popolare un po' meno pesante ed un po' più addomesticato, che tolga agli elettori un po' della loro libertà nell'eleggere sindaci e consigli regionali per garantire la governabilità nazionale? -questo non lo ha ancora detto Renzi, quindi chi voglia ha piena facoltà di rispondermi senza entrare nel merito ma reintegrandomi a pieno titolo tra i gufi rosiconi di palude-
2 commenti:
Re.: "anatra zoppa"
È esattamente quello che vogliono ottenere: nello scenario che stanno ipotizzando la maggioranza ottiene (forse) la piena governabilità (parlamento di fatto monocamerale eletto con sistema maggioritario) e l'opposizione (forse) il diritto di veto in materia costituzionale, elettorale e altre materie di competenza del senato.
@ PMS:
non c'è alcuna piena governabilità in una camera se sei ricattabile nell'altra: lo scenario che vogliono ottenere non porta a quello.
A meno che una delle due sia inutile, nel qual caso sarebbe meglio e più onesto dirlo ed abolirla -con un reale risparmio per le casse statali, visto che tutti lo sottolineano-.
Ciao
Paolo
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