Un bel tacer non fu mai scritto

Buongiorno,

il riferimento è a quanto scrive Filippo Facci dall'alto della sua cattedra di Epidemiologia in questo esaustivo ed ironico articolo sul perchè secondo lui sarebbe sostanzialmente impossibile essere contagiati dal virus Ebola. Almeno questo è quanto si evince dal confronto tra le precauzioni che sarcasticamente suggerisce e le condizioni igeniche presenti nel mondo occidentale.

Come però spesso avviene quando si è incompetenti in materia, consultare una fonte attendibile prima di parlare sarebbe bene. Riuscire a comprendere cosa c'è scritto sarebbe anche meglio, specialmente se si è intenzionati a scrivere qualcosa su un quotidiano a diffusione nazionale. Ma probabilmente ancor prima bisognerebbe essere in grado di capire cosa sia una fonte attendibile. 

In materia, e con tutti i miei limiti cognitivi -acutocomeunapalla, ricordate?- credo che una fonte attendibile potrebbe essere una cosa tipo questa. Oppure, in assenza di una minima conoscenza della lingua inglese (stiamo chiaramente parlando di un luminare in virologia, ma non si sa mai) potrebbe andare bene anche questa. Almeno sembrano cose scritte da chi ha indossato un camice bianco e preso una laurea in Medicina.


Ecco, all'eminente infettivologo che scrive su Libero qualcosa nei passaggi di cui sopra deve essere sfuggito, e deve essere sfuggito anche alla profonda revisione critica cui ha sicuramente sottoposto il suo scritto per deontologia professionale (1), se è vero che, parlando di un virus che in questa epidemia sembra stia uccidendo il 70% dei contagiati e che avrebbe già infettato migliaia di persone, descrive le modalità di contagio in maniera parziale ed irrealistica, oltretutto volta a minimizzarne una ipotetica probabilità.

Scrive a riguardo infatti il sommo esperto di malattie tropicali, parlando di persone provenienti dalla Liberia: "va eccezionalmente evitato di spalmarsi addosso le loro feci e il loro sperma. Meglio astenersi anche dalla consolidata prassi di farsi urinare nelle ferite aperte. L’usuale pratica di farsi sanguinare addosso, per quanto consueta, è pure sconsigliata assieme al vezzo di intercettare il vomito altrui" oppure "Meglio evitare anche di ricoprirsi di fluidi provenienti da cadaveri".  

Permettetemi di riassumere ed interpretare (e se sbaglio corregetemi): la tesi è sostanzialmente che siete dei fessi e vi state preoccupando per niente: tra voi ed il virus c'è una separazione fisica ed una barriera comportamentale insuperabile. Al punto di poterci ridere su. In fondo a crepare di Ebola son sempre stati solo un po' di negri nei loro tucul.

L'Organizzazione Mondiale della Sanità segnala più sobriamente che però il contagio è possibile anche attraverso oggetti (vestiti, biancheria, letti) contaminati da fluidi corporei dei malati, tra cui, oltre a quelli citati da Facci, saliva e lacrime, nonchè, secondo uno studio, il sudore.

E, se pare corretta l'affermazione che ad essere infettivi siano solo i pazienti sintomatici, è anche vero che le prime manifestazioni sono simili a quelle di un'infuenza: febbre, tosse, spossatezza, dolori muscolari, mal di testa.

Senza allarmismi, ma la situazione è un po' peggiore di quella derisa dall'ironico Facci, e meriterebbe una trattazione un po' più seria.

Ciao

Paolo

(1) Non so, una cosa tipo: come mai se è praticamente impossibile essere contagiati, sono affette da Ebola due infermiere occidentali che trattavano i loro pazienti utilizzando dei delle protezioni da film di fantascienza?

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