Alemanno, la neve ed altro

Anvedi la pigna!
Buongiorno,

ieri, sul sito del Corriere ho trovato la foto qui a fianco, estratta da una selezione di altrettanto belle e significative immagini dell'impegno profuso dal sindaco di Roma Capitale per fronteggiare una nevicata BBiBBlica che ha trasformato l'Urbe Millenaria in uno snow park mal battuto.

Gli appassionati di sci romani sono passati dal giro dei sette passi che facevano sulle Dolomiti a quello altrettanto nevoso dei sette colli. 

Mancano solo gli impianti e, per l'appunto, gli spazzaneve.

L'immagine impone almeno due considerazioni.
 
La prima è che, un po' dappertutto in Italia d'inverno nevica e d'autunno ed in primavera piove: Ohh!!!

Malgrado ciò avvenga ogni anno, la maggior parte dei comuni italiani ed i sistemi di trasporto e la mobilità italiane reagiscono sempre allo stesso modo: catastroficamente. Città paralizzate, treni che partono con previsioni meteo che dicono che saranno sepolti dalla neve a metà strada e confermano le previsioni.

Gli esempi si sprecano: ricordate Firenze e l'Appennino l'anno scorso? Le alluvioni e Vicenza e Genova?

Nell'immagine di Alemanno che con supremo sprezzo del ridicolo netta la via da una perigliosissima pigna c'è probabilmente un motivo di ciò: quel misto di incapacità gestionale, di improvvisazione, di faciloneria e di protagonismo che contraddistingue da sempre troppi politici italiani.

Se ci ostiniamo a votare dei politici simili urge, prima ancora che l'indignazione nei loro confronti, un'autocritica (da me per primo: sino alla sua elezione a sindaco -aveva contro Rutelli e chi lo aveva designato, non poteva perdere- avevo considerato Alemanno un politico tra i migliori del suo schieramento).

Dobbiamo imparare a scegliere dei rappresentanti migliori, se no Monti ce lo meritiamo fino in fondo.

La battaglia del grano
La seconda considerazione si ricollega invece al post in cui si era parlato dell'inutilità di certe lauree: presumo che l'ufficio stampa di Alemanno pulluli di laureati in Scienze della comunicazione (sono pronto a rimangiarmi tutto, ma non credo sarà necessario).

Eppure ciò non è servito ad impedire la programmazione dell'uscita di immagini il cui parallelo con quelle del Duce che altrettanto spavaldamente affronta a torso nudo le fatiche della mietitura e della trebbiatura nell'Agro Pontino in corso di bonifica è imbarazzante.

E lo è non solo perchè immortala gli atteggiamenti analoghi in un analogo contesto propagandistico (il che da solo per un politico di quell'area sarebbe sufficiente, meglio ancora se si era preso come collaboratore uno come Mario Vattani), ma anche perchè nemmeno in quello er Sindaco regge il confronto: Mussolini non si sarebbe mai presentato a sostenere il ruolo di epico Salvatore della Patria con giubbotto e pantaloni di marca in stile himalayano, con i polacchini lucidi lucidi e nuovi nuovi e coll'immacolato caschetto a riparare la capoccia (in fondo potrebbe proditoriamente cascarci sopra la sorella della pigna che ha spostato, nota comunista).

L'immagine di chi non sa cosa sia il lavoro di fatica e la fatica in generale*.

Ciao

Paolo


* So che Alemanno ama andare in montagna. Si chieda cosa vede quando in paese a fondovalle gli si para davanti uno con attrezzatura interamente nuova e di marca, poi si guardi nella foto. Io ci vedo un fighetto che ritiene necessario un immacolato giubbotto della North Face per spostare una pigna.

Chi usa l'attrezzatura la segna in fretta, e, quando resiste perchè è di buona qualità, tende a tenersela stretta. Io per spalare uso un giaccone di vent'anni fa, molto più acconcio per lavori faticosi e sporchi e non ho bisogno di farmi fotografare mentre lo faccio...

2 commenti:

F®Ømß°£ ha detto...

Buondì,

a mio parere Alemanno era considerato uno dei migliori per sentito dire. Così come capita a molti altri.

Ferrara è intelligentissimo.
Sgarbi ha una cultura profondissima.
Tremonti è un ottimo Ministro.
Maroni è un degno statista.
Renzi rappresenta il nuovo.
D'Alema è il male assoluto.

Queste cose, se chieste all'uomo del bar che non frequenta quotidiani online e figuriamoci quelli cartacei, vengono fuori come luoghi comuni.

Nelle stagioni in cui Del Piero si trascinava per il campo ed era buono solo per guadagnare le punizioni cascando come un sacco di patate il tifoso disattento lo considerava sempre un giocatore decisivo, per sentito dire.

Allo stesso modo, tante volte, andiamo a votare con scarsa conoscenza del candidato, per nostra pigrizia, cattiva informazione, ideologia.

Saluti

Tommaso

PaoloVE ha detto...

@ tommaso:

...
D'Alema è il male assoluto
...

qualche volta anche i luoghi comuni ci azzeccano, comunque :-)

Ciao

Paolo