Cronaca nerissima

Buongiorno,

ieri mattina in provincia di Padova dei ladri hanno svaligiato di notte una tabaccheria.

Il proprietario, che non ho difficoltà ad immaginare esasperato da precedenti esperienze anche se non ne ho alcuna certezza (la categoria è nota per essere "a rischio"), sentiti i rumori nel cuore della notte, ha preso la pistola ed ha fatto fuoco, uccidendo uno dei ladri.

Allo stato attuale non è dato sapere se vi siano gli estremi per poter invocare la legittima difesa oppure se il colpo sia stato sparato con l'intenzione di intimidire ed abbia colpito il ladro solo accidentalmente oppure ancora se si sia trattato di un atto deliberato di "giustizia fai da te".

Fatto sta che c'è scappato il morto.

Non vi è motivo perchè una notizia simile debba sorprendere: non è la prima volta che una vittima rovescia la situazione ed un rapinatore ci rimette, nè sorprende che nei commenti alla notizia vi siano messaggi che spesso vanno ben oltre alla solidarietà al tabaccaio e giungono al plauso per quanto ha fatto. Semmai posso trovare comunque spregevole chi scrive tronfio: uno di meno!

Quello che mi sorprende è che siamo arrivati al punto che non vi sono più voci di segno opposto: apparentemente se è rimasto qualcuno con il dubbio sulla legittimità e sull'opportunità di sparare contro chi ruba ormai se ne sta zitto.

Sarò un'anima bella, un facilone nel giudicare, un moralista e forse anche un ipocrita (perchè non so come mi comporterei in frangenti simili), ma non mi unisco al coro.

Dal mio punto di vista tanto entusiasmo a prescindere per chi si arma e spara è sbagliato e pericoloso almeno quanto le situazioni che lo causano. 

 Perchè da nessuna parte vedo alcun riferimento al fatto che quei ladri rappresentassero una minaccia all'incolumità fisica di alcuno (il che cambierebbe almeno in parte le mie valutazioni), e c'è una enorme sproporzione tra il valore del contenuto di un negozio, di qualunque negozio, e la vita di un uomo, per quanto questo sia probabilmente un ladro.

E trovo sia un segno di tempi molto cupi il fatto che apparentemente nessuno lo noti.

Ciao

Paolo

4 commenti:

F®Ømß°£ ha detto...

Buongiorno,

condivido quanto scrivi, come anche l'incertezza su come mi comporterei io in una situazione simile, se avessi un'arma con me.

Il plauso generalizzato è purtroppo un sintomo di come viene vissuta la legalità in Italia.

Trovo comprensibile non riuscire ad avere troppa pietà per il ladro, trovo più fastidioso l'entusiasmo di gente che, se opportunamente provocata (come sanno fare in certe trasmissioni-spazzatura) sarebbe prontissima a dire che "bisogna coparli tuti! -bestemmia a piacere-"

Un'altra cosa che mi fa perdere ogni speranza per il Paese è che è quasi impossibile trovare qualcuno che si renda conto che processare l'assassino è del tutto doveroso, ovvio, inevitabile.

In questo caso, da quanto ho letto non è chiaro se si tratti di legittima difesa o meno, anche se Zaia mi conforta con le sue granitiche certezze.

In ogni caso dovrebbe essere lapalissiano che deve sempre essere un processo a stabilire la responsabilità di fronte a un omicidio. Se è palese la legittima difesa il processo la accerterà senza problemi.

Proviamo ad andare al bar di quel paese, molto vicino a dove lavoro peraltro, e vediamo quanto ci mettono a prenderci a calci se esprimiamo questo giudizio.

Saluti

Tommaso

MS ha detto...

Purtroppo, quando ci scappa il morto, e' altamente improbabile che non abbia in qualche misura colpa il proprietario.
Ovviamente qualsiasi valutazione spetterebbe ai tribunali... appunto, spetterebbe.
Ieri si festeggiavano 2000 puntate di Door2Door, quindi credo Paolo abbia anticipato il tema della 2001.
Quindi, essendo furbi, stasera ci sintonizziamo e aspettiamo il verdetto nazionale :-)

Saluti,
MS

ps: poi, casoma, me lo raccontate... io non ci sono

Bull69 ha detto...

Io invece non sono affatto d'accordo. Il denaro che deriva dal lavoro non è altro che la materializzazione di ore di vita, che servono per sfamare la famiglia e far studiare i figli per dar loro un futuro...il denaro non è SOLO denaro. E' la materializzazione della vita delle persone. Un ladro ruba giorni di lavoro, quindi giorni di vita. E voglio vedere chi, trovandosi davanti uno sconosciuto che CERTAMENTE sta violando la legge, ha la serenità di chiedere "Scusi, è armato? Ha un coltello e cercherà di uccidermi, o se ne va così senza fiatare?" C'è un modo sicuroe tranquillo per evitare di farsi sparare da un tabaccaio esasperato: evitare di farsi trovare nel suo negozio chiuso alle 3 di notte.

F®Ømß°£ ha detto...

@bull

è verissimo quanto scrivi. E infatti comprendo benissimo il comportamento del tabaccaio. Sono convinto che se avessi un'arma probabilmente in un'occasione simile non esiterei a usarla. La rabbia e la paura nel momento in cui ti trovi quattro malviventi in casa sono ovvie da immaginare.

Quello che è sintomatico è, come scriveva Paolo nel post, che pochissimi vanno al di là del semplicistico discorso riassumibile con "Ha fatto bene, l'avrei fatto anche io". Qui è morta una persona, e non mi pare che per il furto sia prevista la pena di morte. Lavoro molto vicino a dove è successo il fatto e sento solo indifferenza o gioia per quanto successo.

Se per dei soldi o delle ore di lavoro è giusto uccidere, è meglio che la mia assicurazione auto e l'ufficio personale stiano attenti! :-D

Saluti

T.