Politica ed internet

Buongiorno,

i successi del M5S alle amministrative e gli sbalorditivi costi delle campagne elettorali dei grillini (sbalorditivi perchè infimi rispetto a quelli dei partiti tradizionali) hanno riacceso il faro sul binomio politica ed internet, che sembrerebbe essere stato di importanza non secondaria nel successo del movimento recentemente assurto al successo elettorale.

Vi riporto la mia limitatissima esperienza in materia.


Sono convinto che internet sia uno strumento che avrà importanza crescente nella politica e non solo nelle campagne elettorali, strumento che credo dovrebbe già essere utilizzato in maniera consistente dai nostri rappresentanti per avere un contatto bidirezionale diretto con l'elettorato.

Specialmente nelle realtà locali, dove spesso i rappresentanti possono rapportarsi direttamente con l'elettorato senza passare attraverso un ufficio stampa, e dove, per converso, agli elettori è sempre più difficile poter partecipare a comizi e riunioni a causa di uno stile di vita che li vede sempre più "flessibili" e pertanto di fatto dotati di minori disponibilità di tempo da dedicare a queste cose.

Conosco due brave persone, afferenti più o meno alla mia area politica di riferimento, e stimo molto una di queste. Uno attualmente è neoeletto sindaco di un piccolo comune qui vicino, l'altro consigliere di minoranza più votato in altro piccolo comune, entrambi in Veneto. Potrebbe persino essere che occasionalmente leggano questo blog.

Forte della mia enorme esperienza nel settore (il blog che state leggendo) ho provato a proporre ad entrambi di aprire un blog dove poter creare un punto di riferimento personale per il loro elettorato. Mi sono spinto anche un po' oltre, spingendomi su considerazioni sulla grafica (cosa pensate: doveva essere qualcosa di semi - istituzionale, quindi niente fiamme look sobrio e lineare) e sulla periodicità (1 post a settimana commenti aperti), nonchè proponendomi di metterglielo in piedi.

In sintesi a loro restava da creare un post alla settimana relativamente alla politica locale (magari facendo un copia e incolla da un file di testo preparato off line) e rispondere ai commenti, affiancando questo strumento alle modalità di contatto con l'elettorato che già usavano.

Ma, a conferma di quanto avrete già visto se avete provato a navigare sui siti dei principali politici italiani, nessuno dei due si è dimostrato interessato. Evidentemente non ci credono, se non ritengono che un impegno di 30 minuti alla settimana non valga la pena. E, con tutta evidenza, sbagliano.

In sintesi internet è ancora uno strumento alieno per la politica. Cobn l'eccezione di chi sta sparigliando le carte.

Ciao

Paolo

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Il fatto che i politici "navigati"non credano nel mezzo è per certi aspetti la fortuna di noi "giovani".

Un saluto da destra,
A.

PaoloVE ha detto...

@ Alberto:

senza dubbio si.

Se i vecchi non capiscono una parte della realtà è un problema per lo Stato che amministrano, ma è anche una opportunità per chi dovrà sostituirli.

Ciao

Paolo