Titanic a Venezia / 6

Buongiorno,

prendo lo spunto dall'ennesima notizia passata in sordina che sottolinea come, pur in un periodo in cui è ragionevole attendersi che l'attenzione a bordo sia massima (uscendo dalle polemiche seguite all'incidente della Costa Concordia), la gestione delle navi da crociera nella Laguna di Venezia sia problematico.



Come in altre occasioni non è successo niente o quasi, o quanto meno non si è saputo.

Il fatto è che il costante aumento del numero e delle dimensioni delle navi da crociera che accedono alla laguna di Venezia porta ad un continuo aumento dei rischi di incidenti, senza voler parlare del normale impatto ambientale.

Un paio di settimane fa sono andato in bicicletta sino a Fusina: gran parte della città era coperta alla vista da tali imbarcazioni (credo di averne contate almeno sei, oltre ad un traghetto).

Se vi interessa troverete studi che dimostrano come la velocità del vento aumenti con il quadrato dell'altezza dal suolo. Raddoppia l'altezza, quadruplica la velocità.

Indovinate come si comportano rispetto al vento navi più lunghe e più alte, che quindi offrono una superficie maggiore (una vela più ampia, per capirci) ed intercettano un vento a quota superiore (e quindi molto più forte).

Ed indovinate cosa succede se nel bacino invece di un paio di navi nella manovra se ne devono evitare cinque o sei.


Bene, concludo la solita lunga pippa con la segnalazione a chi interessasse di questa petizione per la limitazione degli accessi a tali bestioni del mare. Prima che i danni siano irreparabili.

Ciao

Paolo

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