Buongiorno,
dopo la facile battitura mediatica (sin troppo facile, vista l'eccentricità del personaggio) di cui è stato oggetto Oscar Giannino per via del falso master, delle false lauree, del falso concorso da magistrato e del falso Zecchino d'oro, vicenda di cui abbiamo già parlato e che ha segnato la morte politica dell'Oscar Giannetto nazionale (e chissà se lo risentiremo sulle frequenze di Radio 24 oppure se anche quella strada gli sarà preclusa), rischia di passare pressochè inosservata una storia simile, anche se in scala minore, che ha colpito un altro personaggio della destra italiana.
No, non sto parlando della Santanchè e del suo millantato master alla Bocconi, né della laurea albanese del Trota, che, peraltro in materia risulta essere in qualche modo un figlio d'arte.
Sto parlando di un altro personaggio che aveva cercato invano di corregere la rotta di una destra demagogica e populista (finendo nel peggiore dei modi: prima commissariato da La Russa, poi trombato alle elezioni): Guido Crosetto.
Insomma, la cosa non avrà certo la stessa portata delle sparate di Giannino, ma il fascino del "pezzo di carta" (non guadagnato) anche in questo caso merita la citazione.
Sarà un caso, ma mi piace far notare come certe cose succedano solo a destra, almeno per quanto risulta a me...
Ciao
Paolo
Nessun commento:
Posta un commento