Impiccalo più in alto!

Buongiorno,

torno su un argomento che mi continua a colpire, benchè sia molto snobbato dai media: la "giustizia" fai da te.

Perchè dopo il ladro ammazzato dal tabaccaio padovano e dopo le squadracce pescaresi, la nuova frontiera del bricolage forense ha avuto luogo nella bassa veneziana, in una frazione di Cavarzere, comune confinante con quello dove un tutto sommato benvoluto Felice Maniero aveva la sua stucchevole villa con piscina.

Comune dove, dopo una serie di furti, gli abitanti individuano un'auto sospetta e la puntano, provocando la fuga degli occupanti attraverso un canale e la morte per annegamento di uno di loro.

Ancora una volta, in attesa che sia chiarito cosa è realmente successo, devo notare che un evento simile viene trattato come una non notizia, qualcosa che rimane nello stretto circolo dell'informazione locale. Tutto normale. Vedete forse un problema?

E ancora una volta a impressionarmi è l'univocità dei commenti all'articolo: non un dubbio, non un accenno di pietà, ma solo certezze feroci, che evidentemente danno per scontato che i fuggitivi fossero i responsabili dei furti, che una folla possa essere il migliore dei giudici e che i fuggitivi meritassero di morire.

Pur essendo anche io convinto che il non fornire alla gente un adeguato livello di sicurezza sia il miglior modo di alimentare certe sbrigative forme di, come la chiamereste, giustizia? vendetta? ordalia?, mi ritrovo a poter dimostrare quale valore abbiano tutte quelle certezze, persino in un contesto infinitamente più garantista. 

Giusto per sottolineare che la fuga non è una ammissione di colpevolezza, come molti dichiarano.

Ma immagino che a costoro in fondo non dispiaccia l'idea di avere le mani sporche: chissà quanti, se non fosse annegato, gli avrebbero volentieri tenuto la testa sotto.

Ciao

Paolo