Il matrimonio che non c'è

Buongiorno,

nota: ieri sera ho sentito che nell'incipit della zanzara Cruciani affrontava questo stesso argomento citando le stesse persone, il che certifica che non sarò originale: me ne scuso, ma il post era già pronto ed il tempo è tiranno...

le polemiche seguite dopo la morte di Lucio Dalla relativamente alla sua omosessualità non pubblicamente dichiarata ha risollevato qualche sprazzo d'interesse attorno alla questione dei  matrimoni gay.

Il fatto che il compagno di una figura pubblica importante come il cantautore bolognese si sia ritrovato a non godere minimamente di alcuna tutela o condivisione derivante dal rapporto "familiare" che aveva con il defunto ha infatti lasciato perplesso più d'uno.

E se vi è chi, in parte giustamente, ricorda che il cantautore, se avesse voluto, avrebbe potuto includere il compagno nel testamento, è evidente l'asimmetria tra quanto lo Stato prevede e dispone per una coppia eterosessuale e cosa nega alle coppie omosessuali.

La cosa dal mio punto di vista sconcertante sono state due reazioni di diversa parte politica, ma sostanzialmente orientate nella stessa direzione.

Da una parte Alfano agita la cosa come il tradizionale spauracchio della destra in campagna elettorale:"se la sinistra andrà al governo farà quello che ha fatto la sinistra in Spagna: il matrimonio tra uomini", evocando l'atavico terrore che i comunisti vittoriosi, ovviamente dopo avervi aumentato le tasse e prima di pascersi a sazietà di bambini, costringano voi ed i vostri figli maschi alla sodomia di Stato, nel crescendo di turpitudini morali che la loro vittoria abbatterebbe sul Paese.
 
Insomma, un modo serio, maturo, compassato e innovativo di condurre una campagna elettorale, che però, purtroppo in Italia è anche un modo redditizio di farlo.

Dall'altra parte la Sinistra parla per bocca della pasionaria Bindi che prima sottilizza sulle definizioni dicendo che non si dovrebbe parlare di matrimonio, poi precisa fermamente sulla sacra ed inviolabile legislazione in materia. E chiarendo a tutti che se la destra considera le unioni tra gay una schifosa corruzione dei costumi, la sinistra sarà disponibile a parlarne all'infinito pur di non giungere ad alcun atto concreto. E che comunque sarebbe un matrimonio di serie B: perchè quindi non chiamarlo sodomizio invece che matrimonio?

Anche su questa sponda politica assistiamo quindi al nuovo che avanza, direi a gran carriera. Aridatece la Binetti e il suo cilicio.

In realtà nulla di quanto scrivo in questo post è una novità, ma il fatto che si stia tornando per l'ennesima volta negli ultimi decenni sullo stesso tema negli stessi termini chiarisce il perchè l'Italia stia morendo, vittima della propria incapacità di una visione un po' meno miope o antistorica che la porta tuttora a discriminare su basi di genere, preferenze sessuali, religione,...

Ciao

Paolo

16 commenti:

F®Ømß°£ ha detto...

Buondì,

ieri anche su nonunacosaseria si scriveva di questo.

Io trovo che ci troviamo a parlare dei matrimoni gay, tema del tutto secondario con i chiari di luna attuali, per la solita complicità di giornalisti ignoranti e pigri e di una classe politica incapace e inadeguata.

I primi non vedono l'ora di poter riciclare le solite noiosissime prese di posizione ideologiche dei secondi, in un'orgia di banalità che permette di non informare su temi di economia o di politica estera che implicherebbero idee per i politici e fatica per i giornalisti.

La frase di Alfano andava derubricata con: "Non sapendo cosa dire, Angelino rispolvera una banalità." Invece tutti a gettarsi a pesce sul tema. Come nel bar degli analfabeti.

Saluti

Tommaso

B ha detto...

Hai ragione, Tommaso.
Temo che molte persone si interessino di argomenti che capiscono senza bisogno di sforzo (o che credono di capire, proprio perchè non vogliono sforzarsi) e comprino di conseguenza quei giornali, o seguano quei programmi, che li confermano nelle loro opinioni. Allora ben venga, per molti editori, lo scontro frontale su argomenti come questo (anche se non mi sento di definirli secondari... forse un po' meno urgenti, ma non secondari), che ingrassano le casse molto più dei dibattiti sul cuneo fiscale di prodiana memoria, che il 90% di questo sciagurato Paese non ha mai capito cosa fosse.

F®Ømß°£ ha detto...

@B

Secondario nel senso di non di primaria importanza, oggi.

Il tema di per sé è importante, certo lasciato nelle mani dei personaggi citati nel post è assai deprimente.

Saluti

T.

Michele R. ha detto...

Feliciano nel suo post ha ragione al 100%. E' centrale l'osservazione di Alessandro:
e se fosse una geniale mossa di Alfano per gettare scompiglio nel csx?

E la giusta risposta di feli:
alessandro,

appunto!!! e il centrosn, come al solito, ci casca come un pollo. su un tema che, come ho detto, interessa poco o niente alla maggioranza degli italiani (il che non significa che non sia giusto e/o doveroso trattarlo).


Il PD invece di sottolineare che gli argomenti che in questo momento sono importanti per tutti sono altri, ci casca come un pollo, facendo diventare una cima (ma non lo è) Alfano. Complimenti a Bersani e a tutto il PD!!!

F®Ømß°£ ha detto...

@MR

Che dichiarazioni ha fatto Bersani in proposito?

T.

PaoloVE ha detto...

In tanta anacronistica miseria ho trovato "divertente" una cosa: Alfano usa come spauracchio i disdicevolissimi matrimoni tra uomini, ma non quelli tra donne, che non cita, evidentemente ritenendoli socialmente più accettabili.

Persino nella discriminazione riusciamo a garantire la disparità di genere...

Ciao

Paolo

MS ha detto...

Ho notato invece un'altra cosa. Per alcune donne avanti con l'eta', un'unione gay e' tra uomini non tra donne. Quella tra donne non e' proprio contemplata.
In altre parole accettano con difficolta quella tra uomini, ma tra donne nemmeno a pensarci.

bye,
MS

PaoloVE ha detto...

@ MS:

mi stai suggerendo che Alfano ragiona come una vecchia acida? :-)

Ciao

Paolo

MS ha detto...

Per Alfano vedo due alternative:
1. ragiona come una vecchiaccia;
2. e' puramente maschilista.
Mi piacerebbe pensare che Alfano rientri nel punto 1, ma non essendo donna penso che cada nel punto 2.
Tradotto, in alcune menti maschili e' facile trasformare il gay in bisessuale... se la persona gay e' donna.
Per essere ancora piu' espliciti, per costoro l'essere gay e' immondo se il gay e' esternamente uomo. Se e' esternamente donna... diciamo che se ne fanno una ragione.

Saluti,
MS

Michele R. ha detto...

@Tommaso,

ogni tanto una tirata alle briglie del cavallo non fa male, mi spiego:

Bersani dal canto suo lo ha ricordato ad Alfano che i temi importanti sono altri, ma ci sono altri nel PD che invece hanno abboccato alla sterile ed inutile provocazione del segretario telecomandato da B. Per questo Bersani avrebbe dovuto imporre agli uomini del suo partito disciplina e la sua linea. Così non è stato visto che sproloquiano come al solito inutilmente.

Per questo metto in pole position il segretario del PD, ovvero la mancanza di polso con i suoi uomini.

F®Ømß°£ ha detto...

@MR

Temevo che ciò che intendevi nel primo commento fosse quanto hai scritto nel secondo.

Mi pare che da vent'anni il "gioco" all'interno del Partito Democratico e anche tra i suoi elettori sia quello di demolire il Partito Democratico.

Bersani è forse il migliore in mezzo ai grossi nomi del partito, non fa dichiarazioni imbarazzanti su questo tema, e però subito trovo MR (ti prendo a esempio, ma non sei per nulla l'unico) che mette lui in pole position quanto a responsabilità.

È verissimo che un po' di sana disciplina farebbe tanto bene nel pollaio in cui spesso si trasforma il partito. Ma so per certo che si leverebbero i più puri di tutti a dire che in quel caso mancherebbe democrazia interna.

La mia sintesi è: chiunque faccia il segretario del PD sarà demolito da una parte della sinistra in quanto tale e qualunque cosa faccia.

Questo è molto più deleterio della mancata tirata di briglie a mio parere. Ed è questo che ci condannerà a subire i neodemocristiani di Casini se ci va bene e gli epigoni di B se ci va male.

Ciao

T.

Michele R. ha detto...

@t.
Bersani sarà anche uno dei migliori, in mezzo a tanti nani potra sembrare anche un gigante, ma il mio parere è che anche lui è un nano quando ripenso a figure del passato (devo citarti Berlinguer o Pertini?). A me pare che la sua leadership sia sempre oggetto di discussione all'interno del PD, con i propri uomini sempre in ordine sparso tesi sempre a cercare di mettersi in mostra. Per queste e altre ragioni Bersani è il segretario del PD, ma non il leader in quanto gli manca carisma e personalità. Da questo punto di vista preferivo Fassino, artefice delle vittorie del CSX dal 2001 al 2006, di cui però ricordo con rabbia la famosa telefonata a Consorte di "abbiamo una banca". Ognuno ha le proprie "passioni", ma - visto il mio precedente paragone ippico - quando va all'ippodromo vuol puntare sul cavallo vincente...

F®Ømß°£ ha detto...

@MR

il discorso sui nani si attaglia perfettamente alla tua preferenza per Fassino :-D

A parte gli scherzi, condivido abbastanza quanto dici, ma vanno tenute presente un paio di cose: innanzitutto il panorama politico attuale è quello che è. In altre parole, non ci sono certo Berlinguer o Pertini in giro.

In secondo luogo io trovo controproducente (e assai più grave della loro supposta pochezza) la tendenza a dare addosso ai leader del PD che è così diffusa nella cosiddetta base.

L'esempio qui è lampante: Alfano spara una cazzata, Bersani cerca di riportare il confronto su temi più importanti e più sentiti, altri nel partito cadono nella trappola e replicano alla fesseria con altre fesserie. È colpa di Bersani.

Saluti

T.

Michele R. ha detto...

@T

In secondo luogo io trovo controproducente (e assai più grave della loro supposta pochezza) la tendenza a dare addosso ai leader del PD che è così diffusa nella cosiddetta base.

Io non faccio parte della cosiddetta base. Sono di sinistra, il PD dovrebbe rappresentarmi ma non ci riesce al meglio (per non dire quasi per nulla :( ). Non posso non notare le (troppe) voci stonate del coro e mi sembra che non sono solo se poi anche tu dici:

Alfano spara una cazzata, Bersani cerca di riportare il confronto su temi più importanti e più sentiti, altri nel partito cadono nella trappola e replicano alla fesseria con altre fesserie

So che mi ripeto: La colpa di Bersani è di non saper imbrigliare i troppi personalismi. Colpa dovuta - mio parere, immagino che tu non la pensi così - alla scarsa leadership del segretario. Il fatto che non ci siano Pertini o Berlinguer in giro non vuol dire accontentarsi, sono convinto che da qualche parte in questo ca**o di paese ci sia qualcuno che ha qualcosa di interessante da dire ma soprattutto da proporre. L'attuale sistema politico è ingessato ed è impossibile che un homus novo possa emergere se non si cambia, cosa di cui ho forti dubbi.

Su una cosa credo che siamo d'accordo è che un homus novo non è Angelino il replicante telecomandato. Ma senza il quid! ;-)

F®Ømß°£ ha detto...

@MR

Homo novus. :-D

Il punto è esattamente questo:
"Il fatto che non ci siano Pertini o Berlinguer in giro non vuol dire accontentarsi, sono convinto che da qualche parte in questo ca**o di paese ci sia qualcuno che ha qualcosa di interessante da dire ma soprattutto da proporre."

La realtà è che non si vedono nemmeno all'orizzonte questi homines novi con qualcosa da dire, o almeno io non li vedo. Per cui, chi "non si accontenta", cosa fa oltre a sottolineare che le cose non vanno?

Poi c'è questo desiderio probabilmente irrealizzabile per cui vogliamo una figura con carisma da leader, capacità di comunicazione sopraffina, e anche competente.

Io mi accontento di persone sufficientemente oneste e soprattutto competenti. Francamente tra i tanti, preferisco Bersani, anche se non riesce a tenere a bada quel branco di wannabe primedonne che si trova nel partito.

Davvero, vorrei vedere chi sarebbe in grado.

Saluti

Tommaso

Michele R. ha detto...

@T

..."homo novus"...
grazie per la correzione, a latino sto a 0.