Rettifica, doverosa rettifica

Buongiorno,

qualche tempo fa, riprendendo le notizie dai siti e dai blog, Tommaso ed io avevamo scritto questo relativamente al sequestro del sito Vajont.info conseguente alla presenza di contenuti diffamatori.

A distanza di alcuni giorni ed a valle del dissequestro che rende possibile verificare i contenuti del sito, credo opportuno, per quanto mi riguarda, rivedere quanto ho scritto, perchè ho dato per scontato cose che venivano riportate dalla stampa in maniera quanto meno imprecisa.

Per nostra fortuna (in quanto la cosa è indice di un sistema giudiziario un po' meno arbitrario di quanto le prime descrizioni facessero temere), a chi vada a vedersi il sito probabilmente il sequestro non apparirà legato tanto ad una frase offensiva contenuta in un commento di un blog, ma più facilmente al tono di intere sezioni del sito in cui i riferimenti ad alcune persone evidentemente non gradite al titolare (Paniz ed il sindaco di Longarone, per dirne solo due) sono ripetutamente e sistematicamente accompagnati aggettivi ed epiteti insultanti, che ben poco hanno a che vedere con la critica politica.

Questo è valido per la sezione in cui il titolare del sito ricostruisce le sue vicende giudiziarie (che personalmente ritengo poco abbiano a che vedere con le vicende della tragedia del Vajont), ma anche per altre, e ha realizzato una condizione per la quale mi pare oggettivamente difficile disporre sensatamente un sequestro parziale mirato a tutelare i diritti di chi non voglia essere insultato mantenendo comunque fruibili gli altri contenuti del sito.

Alla luce di quello che ho visto di Vajont.info il suo oscuramento allo scopo di tutelare chi, come Paniz, vi era oggetto diffuso di sistematici insulti, mi pare adesso non essere poi stato un provvedimento inadeguato. 

Spiace per il valore degli altri contenuti, ma il provvedimento non mi pare essee stato liberticida.

Ed ora, espiata l'onta dell'errore con la cenere sul capo,  mi vedo costretto a rinsaldare a sproposito il mio ego: è vero che, fatte le dovute verifiche, mi sono sentito in dovere di smentire in parte quanto avevo incautamente scritto, ma dall'altro lato, dovete ammettere che se vi guardate in giro sono uno dei pochissimi ad aver avuto l'enorme coraggio e la strabiliante onestà intellettuale di compiere un tale passo.

Ehy, raga, avete davanti un algido blogger dalla schiena dritta, in un mondo dove tutti gli altri sono storti come banane marce! Mica fanfaluche :-)

Ciao

Paolo

6 commenti:

F®Ømß°£ ha detto...

Buongiorno,

che dire? Nel mio post esprimevo l'opinione per cui non dovrebbe essere ammissibile che un potente possa querelare un cittadino perché gli dà del buffone in un'occasione. Scrivevo anche:
"Finché l'insulto non assume caratteri di insistenza o di discriminazione di qualche tipo, a mio parere dovrebbe essere legittimo."

Su segnalazione del buon Paolo sono andato sul sito incriminato ed è difficile non rimanere colpiti.

Il sito è in larga parte un coacervo di offese, risentimenti e paranoie contro tutto e tutti quanti hanno nominato la tragedia del '63.

Se uno crede a quanto scritto da Repubblica e, con i soliti toni esagerati, dal Fatto Quotidiano si è invece portati a credere, come anche io avevo fatto, che la chiusura fosse dovuta a un singolo commento in un sito di informazioni molto esteso.

Visto come stanno le cose, non vedo come non dare ragione a Paniz, quando sostiene "Si tratta dell’ennesimo sito civetta di un signore che ha continuato a diffamare per anni gli ex sindaci di Longarone, e successivamente anche il loro legale, cioè il sottoscritto."

Ennesima lezione su come su internet la qualità dell'informazione sia molto peggiore di quanto si crede.

Delusione e tristezza

Tommaso

PaoloVE ha detto...

@ Tommaso:

non sono d'accordo con te sull'analisi del qualità dell'informazione su internet.

Credo che ci sia un problema dell'informazione italiana se non generale: della "censura" si erano occupati anche molti media tradizionali, ma adesso praticamente nessuno su nessun fronte sta verificando cosa sia effettivamente successo nè, ovviamente, avendo ripensamenti.

Emblematico è che lo sblocco del sito venga disposto, se ben capisco, contestualmente alla condanna in primo grado del titolare per diffamazione, cosa che in pochissimi rilevano.

In questa situazione però internet è la sola fonte di informazione a permettere a chi voglia applicare il proprio spirito critico di effettuare direttamente una verifica sulla qualità della notizia, mentre sui media tradizionali questa possibilità non è stata aperta ed ogni ricerca di informazioni è meno immediata.

Ciao

Paolo

F®Ømß°£ ha detto...

@Paolo

hai ragione in effetti. È l'informazione in generale che è pessima. Persone che per lavoro dovrebbero occuparsi di controllare, incrociare, approfondire le fonti passano il tempo a "informarmi" su cosa ha scritto Fiorello su Twitter.

Solo autonomamente e nonostante loro si riesce, con fatica a farsi un'opinione.

Evviva.

T.

tinoMerlin2003 ha detto...

Ciao.
se permetti... "Su segnalazione del buon Paolo sono andato sul sito incriminato ed è difficile non rimanere colpiti.
Il sito è in larga parte un coacervo di offese, risentimenti e paranoie contro tutto e tutti quanti hanno nominato la tragedia del '63."

Questa è la TUA opinione. Non sai di cosa parli, quindi ti lascio volentieri alle tue conclusioni. Ti consiglierei (dopo queste sparate) di approfondire il tema. Studia, ché diventi grande.

Tiziano Dal Farra, Belluno.

*Questo NON E' un film*. E quelli che TU ritieni "insultati" si stanno sganasciando - come quelli che ridevano al mattino del terremoto a L'Aquila - ma da 50 anni. Non sono insulti, pertanto, ma "tributi" al loro ultraquarantennale impegno. A torturare Sopravvissuti, e a lucrare (9.000 miliardi di vecchie lire, sai cosa sono??) sulla vita di 2.000 morti, e sulla psiche di chi è rimasto.

Studia, che è meglio. Oppure, dimentica. La tua figura, comunque, l'hai fatta. Sei dunque un loro complice.

Stammi bene

PaoloVE ha detto...

@ Tiziano:

la veemenza del suo intervento mi sembra confermare quanto Tommaso ha scritto circa il sito che lei cura, e che avevo sostanzialmente scritto anch'io.

Chiunque frequenti questo blog non avrà alcun dubbio su quanto Tommaso possa essere complice di chi avesse responsabilità nella tragedia del Vajont e dei relativi insabbiamenti.

Personalmente ritengo che i toni che lei usa e la mescolanza tra fatti ed insindacabili e granitiche opinioni (sue personali) che hanno spazio nel sito finiscano con lo squlificarne i contenuti per intero: sarebbe bastata un minimo di accortezza per evitarlo.

In fondo per chiunque voglia gettare un cortina di fumo su TUTTO quello che lei scrive è fin troppo facile sottolineare che si tratta del sito di una persona condannata per diffamazione, il che non è un bel risultato, mi pare. E personalmente lo ritengo un peccato perchè il sito contiene anche cose interessanti.

Se poi avesse letto qualcosa del mio blog (magari le pagine di benvenuto e le regole) avrebbe probabilmente avuto modo di capire che apostrofare gli altri frequentatori con infondate accuse di complicità in comportamenti criminali, inviti a crescere ed a studiare qui sono fuori luogo. Se ne astenga.

Saluti

Paolo

Paolo

F®Ømß°£ ha detto...

@tinoMerlin

scrivo: "coacervo di offese contro tutto e tutti" e in tutta risposta vengo accusato (addirittura!) di essere complice di chi "tortura e lucra" sulla pelle di 2000 morti.

Mi pare che la cosa si commenti da sola.

Andrò a studiare, così divento grande. :-D

T.