Creare pericolosi luoghi comuni

Buongiorno, 

Oggi doppio post: qui Tommaso (che pubblico tardivamente e ringrazio inesorabilmente), a ora di pranzo il mio.
Riassumo brutalmente quanto di fatto passa nelle trasmissioni televisive e quanto viene sostenuto in modo molto più argomentato in diversi blog, e che sta diventando una sorta di pensiero unico. 

La classe politica attuale ha fallito ed è anagraficamente molto vecchia. Meglio un cambiamento radicale.

E fin qui sono d'accordo. 

Poi però si passa molto spesso al sostenere Renzi perché promette di rottamare la classe dirigente del PD

Ed è questo che io trovo assurdo, se non argomentato meglio (cosa che spesso non avviene, tanto la gente prova goduria nel pensare alla sparizione dalla politica di D'Alema e compagnia).

La classe politica ha, secondo me, fallito con responsabilità divise in modo molto diverso. L'argomento per cui lo schifo dei 5 + 3 anni di Berlusconi-Bossi sia una responsabilità condivisa dall'opposizione in misura eguale per tutti mi pare folle. 

Cerchiamo di dare un peso sensato alle cose: se non si fanno distinzioni, se si ammucchia tutto in un fascio, ogni cosa diventa incomprensibile, compreso il malcontento e le critiche. 

Particolarmente odioso trovo, per esempio, che un personaggio come Maroni, che tutto è tranne che nuovo, che ha dimostrato opportunismo degno del miglior cacciatore di poltrone nel fregare il suo leader, e soprattutto che ha contribuito in prima persona ai governi degli ultimi anni, non subisca nei media e nel mugugno generale enfatizzato nei talk show e in rete un ostracismo pari a quello della classe dirigente PD. 

Mi si può obiettare che forse i componenti della maggioranza berlusconiana saranno puniti severamente alle urne (cosa che peraltro non eviterà di vedere ancora le facce di Cicchitto o di Gasparri, ricordiamolo mentre gongoliamo pensando all'odiata Bindi). 

Tuttavia trovo ben grave che per il giusto risentimento verso questa classe dirigente (votata per vent'anni da molti degli odierni indignati), si sia pronti ad accettare di tutto. Magari anche di avere il 15% di grillini in Parlamento. 

E che , continuando a non fare distinzioni distinzioni, per i disastri compiuti da Calderoli, Scajola o da Veltroni, ci si mostri pronti a rinunciare a una persona capace (mia opinione, che ribadisco) come Bersani. 

 Sia chiaro: non contesto che forse un bel repulisti generalizzato non possa essere in fin dei conti salutare. 

Contesto che questo sia l'unico argomento di cui si discuta: l'unico strombazzato da personaggi che sfruttano solo la situazione. 

Contesto anche che molti mezzi di informazione, dopo il silenzio per vent'anni ora strepitino e facciano ironia sulle ruberie della classe politica, non perdano occasione per attaccare Monti, e riservino solo benevolenza per l'impresentabile Grillo e il furbesco Renzi. 

Tutto ciò mi ricorda il periodo di Mani Pulite, quando all'improvviso chi aveva evitato di scrivere ciò che ben si sapeva tutt'a un tratto cominciò a soffiare sul fuoco e a contribuire decisivamente ad un clima di effimera indignazione, alle monetine e che infine portò all'elezione dell'erede di Craxi. 

Oggi si strilla nuovamente contro la classe politica, fingendo di non vedere che il male è diffuso in tutta la classe dirigente, non solo in Parlamento. 

I politici locali, i manager privati e i giornalisti sono tutti classe dirigente e se non rottamiamo loro, sarà del tutto inutile spazzare via gli attuali parlamentari. 

Saluti 

Tommaso 

PS: ieri ho visto un'intervista fatta per strada a persone: una sosteneva di aver votato Monti alle ultime elezioni, perché il governo precedente non aveva fatto bene (!). E l'altra ricordava lo slogan di Monti alle medesime "ultime elezioni": "Votatemi!" Spero fosse uno scherzo, ma non si sa mai ;-)

2 commenti:

MS ha detto...

Concordo con questo post, ma e' inevitabile analizzare alcune questioni di fondo.
Premetto due osservazioni:
1. i vecchi (inteso come anzianita' di servizio) non se ne vanno/andranno spontaneamente;
2. ci sono/saranno piu' vecchi che giovani.
E' normalissimo che i giovani prendereanno una quantita' di voti elevata ed in maniera massiccia balzeranno a ruoli dirigenziale.

Nel mio specifico penso al PD... ed ho le idee veramente confuse.
Voto il capace Bersani (che si porta dietro un pacco di vecchieti che non sopporto) o voto la novita'?
Certo, mi illudo che la novita' risolva i problemi, ma non vedo come io possa dar fiducia al capace Bersani se la dirigenza PD rimarra' immutata. In altre parole, mi sento di dar fiducia ancora al vecchio PD?
E' una domanda a cui oggi ho oggettive difficolta' a rispondere.

Saluti,
MS

F®Ømß°£ ha detto...

@MS

È la stessa domanda che mi pongo io, con i medesimi dubbi.

Ciao

T.