Il fiorentino mannaro ed i giornalisti complici

Buongiorno,

anche oggi doppio post: uno esce ad ora di pranzo.

Avevo già scritto altrove della mia personale idiosincrasia nei confronti di Matteo Renzi, la cui figura mi è sinora apparsa sicuramente molto forte sul piano dell'immagine, ma piuttosto vuota sotto il profilo dei contenuti e divisiva per il PD. Date una figura di questo genere all'opinione pubblica italiana, opportunamente "informata" dalla nostra stampa ed otterrete un perfetto killer demagogico.

Colgo l'occasione delle ultime vittimistiche dichiarazioni del sindaco di Firenze per evidenziare quali siano gli aspetti del suo metodo che non condivido, aspetti che mi pare siano distintivi del suo modo di fare e pericolosi in un consesso democratico.

Renzi si sta lamentando perchè si profila un cambio di regole nella gestione delle primarie piangendo perchè questa variazione ai regolamenti lo penalizzerebbe.

Per quanto capisco io, andando un po' a cercare, in questo modo Renzi mente tendenziosamente e coscientemente due volte: 
  1. perchè sa che il cambiamento di regole viene fatto anche per permettergli di candidarsi (modo piuttosto strano ed arzigogolato di danneggiarlo)
  2. perchè lui stesso ha cercato di snaturare il significato delle primarie chiedendo il voto di elettori al di fuori del centro sinistra (quando le primarie nascevano invece per permettere agli elettori del PD di designare il proprio rappresentante)
E questo mi sembra straconfermare che l'atteggiamento di Renzi sia quello (già da me stigmatizzato) di chi pensa che le regole non siano uno strumento per permettere una vita civile, ma qualcosa da interpretare a proprio uso e consumo, rovesciando il tavolo ogni volta che la cosa possa essere strumentalizzata.

E parlo di conferma perchè è lo stesso atteggiamento che lo portava a dichiarare a gran voce che, se vincerà lui, tutti gli altri andranno a casa, pretendendo però di continuare ad avere un peso in caso di sconfitta.

E a casa mia si dice che tre indizi facciano una prova...

Immaginate quali possano essere gli effetti di questi atteggiamenti sui media, vista la loro profonda capacità di analisi. Anzi no, andateli a vedere direttamente, non lasciate nulla all'immaginazione.

E pensate a quali effetti possono avere questi comportamenti sulla coesione del PD, sulla coalizione elettorale e su un elettorato che sarà sicuramente felicissimo di scegliere un leader sull'onda di faide interne.

Comincio a pensare che i tanti plausi che Renzi riscuote a destra non siano l'abbraccio dello scorpione ad un avversario potenzialmente in grado di impensierire, ma genuino entusiasmo per chi sta rottamando il PD prima che i suoi dirigenti obsoleti.

Ciao

Paolo

1 commento:

F®Ømß°£ ha detto...

Buondì,

"Comincio a pensare che i tanti plausi che Renzi riscuote a destra non siano l'abbraccio dello scorpione ad un avversario potenzialmente in grado di impensierire, ma genuino entusiasmo per chi sta rottamando il PD prima che i suoi dirigenti obsoleti."

Concordo. Non bisogna confondere due cose:

1) Ci sono molti potenziali elettori di Renzi che sono persone che finora hanno votato a destra.

2) Praticamente tutti i politici, i giornalisti e comunque la classe dirigente di destra apprezza Renzi.

Se il primo è un fatto positivo il secondo dovrebbe far sorgere qualche dubbio, a mio parere.

Sui piagnistei di Renzi su una non notizia casualmente rilanciata in grande pompa dai soliti ladri di ossigeno, c'è da ripetere ancora una volta:

C'è bisogno di "bravi comunicatori" o di persone serie?

A me i "bravi comunicatori" hanno squassato i totani da un bel pezzo.

Saluti

Tommaso