Controcorrente su Formigoni

Buongiorno,

mentre si celebra l'ennesima ridicola pantomima relativa alla giunta della Regione Lombardia mi sento in dovere di spezzare una lancia a favore del molto (e molto giustamente) bistrattato Formigoni.

Ora, non è che a me Formigoni piaccia.

Lo considero un finto bigotto, che, come molti dirigenti di CL, mi pare adoperare il paravento della fede per guadagnare potere ed esercitarlo in maniera molto poco cristiana. 

Lo trovo ridicolo, a partire da giacche e camicie per arrivare alle ferie a sua insaputa passando per un conteggio dei mandati che grida vendetta al cielo (si è candidato al quarto quando c'era il tetto di due) e i clippini video grotteschi.

Lo reputo inadeguato, nel momento in cui si ritrova a capo di una giunta nata da abusi nella raccolta delle firme e forse da voti comperati ai malavitosi e colpita da una quantità di indagini, condanne ed arresti impressionante, ma non ritiene di dare le dimissioni.

Ma...

Tutto ciò premesso devo riconoscere che Formigoni ha saputo interpretare a vantaggio anche dei cittadini lombardi l'attuale regolamentazione della sanità italiana, attraendo in Lombardia un sistema imprenditoriale che ha permesso di garantire ai lombardi delle prestazioni eccellenti, scaricandone gran parte dei costi sulle altre regioni.

La Regione Lombardia ha sempre favorito infatti l'adozione di tutte quelle tecnologie ed apparecchiature sanitarie più costose ed innovative che avrebbero esercitato una forte attrazione sui pazienti di altre Regioni. L'importante era che vi fosse mercato per vendere le prestazioni anche all'esterno. Il che vuole dire avere qualcosa meglio degli altri e prima degli altri, perchè sia profittevole. In Lombardia troverete una altissima concentrazione di apparecchiature che hanno un bacino di utilizzatori ben superiore alla dimensione regionale, ma che non trovano molti corrispettivi al di fuori della regione, per cui i loro costi di gestione finiscono quindi per essere in buona parte spalmati su pazienti di altre Regioni. 

Per i pazienti lombardi il vantaggio è triplice: traggono beneficio di qualcosa di meglio degli altri, prima degli altri e vicino a casa.

E c'è un vantaggio anche per i contribuenti lombardi: qui la sanità non è una spesa, ma anche una reale attività produttiva fonte di business.

Ogni paziente che arriva da fuori Regione contribuisce a ridurre l'onere della Sanità sulle tasche dei Lombardi. E qui rimangono i soldi dei trattamenti erogati e l'indotto di posti di lavoro che queste attività creano.

Beh, visto che la sanità è la prima voce di spesa delle regioni, non è una cosa da poco. Gli altri non ci riescono (una volta che è arrivato il primo, per gli altri è molto più dura, il mercato di satura e resta un bacino insufficiente per affiancarsi nell'offerta).

Ed è un peccato (per lui) che Formigoni stia sputtanando un risultato simile (ed altre eccellenze indiscutibili, vedi ad esempio i tempi di pagamento  dei fornitori) con una tristissima serie di inadeguatezze in troppi altri campi.

Ciao

Paolo

5 commenti:

F®Ømß°£ ha detto...

Buondì,

tutto vero, dalle giacche alla sanità.

Viene da chiedersi se questo sistema che di fatto mette in competizione le Regioni sia sano.

Saluti

T.

PaoloVE ha detto...

@ T.:

è il pricipio liberista: ognuno faccia ciò che vuole, il risultato sarà il migliore possibile.

E per i Lombardi ADESSO e COSI' lo è, molto meno per gli altri.

Ma se tutti facessero come la Lombardia, senza una programmazione di livello superiore, ci ritroveremmo ad avere strutture duplicate che non riescono ad andare a regime e fanno impazzire i costi...

Ciao

Paolo

P.S. Credo che questa situazione imponga una riflessione sul luogo comune che vuole che l'inefficienza generi il malaffare: in Lombardia stanno emergendo sempre più situazioni in cui, pur in un tessuto apparentemente molto efficiente ed attento, stanno emergendo situazioni equivoche in quantità sempre più rilevanti. Se questo voglia dire che è andata persa l'efficienza o la regola non è tale non lo so...

Michele R. ha detto...

Mi spiace ma non sono d'accordo per niente.

La Lombardia sarà anche un' eccellenza nel campo della sanità - troppo facile cantarsela e suonarsela!
- dove c'è corruzione, e le inchieste che hanno azzoppato i vertici della regione dimostrano che in Lombardia ce ne è parecchia, ci sono risorse economiche che sono dirottate nelle tasche dei pochi, invece che essere messe al servizio della collettività. Sarà pure vero che per come è strutturato il sistema sanitario, l'onere della sanità sulle tasche dei Lombardi è "alleggerito", ma lo sarebbe ancora di più se non ci fossero quelle ruberie.

PaoloVE ha detto...

@ MR:

vero. Il fatto è che le altre Regioni, vuoi per incapacità, vuoi per corruzione non riescono ad offrire altrettanto ai loro cittadini (in realtà Veneto, Emilia e Toscana non sono lontane, ma hanno un maketing peggiore :-)).

E non è un punto da poco.

Ciao

Paolo

Guido ha detto...

Da lombardo, devo ammettere che la nostra sanità funziona, ma ricordo che ci costa moltissimo, perché da anni dobbiamo sempre pagare un ticket molto salato per ogni prestazione.
Sommando i costi per il SSN e gli ulteriori costi dei ticket, si arriva a delle cifre mostruose.
Una particolarità della sanità lombarda è anche quella di avere ormai relegato le strutture pubbliche a "figli della serva", favorendo sempre più le convenzioni con strutture private, tutte in mano, ormai, a pochissimi gruppi.
Poi, è sicuramente meno peggio avere costi mostruosi per buoni servizi, che costi mostruosi per pessimi servizi, ma da qui a sbandierare di essere un esempio per il mondo intero...
Saluti
Guido