Tripadvisor questo sconosciuto (e poi ciarliamo di innovazione e banda larga)

Buongiorno,

da poco più di un anno mi capita di utilizzare Tripadvisor, sia come ausilio per programmare una vacanza che da recensore (anzi, utilizzando la denominazione del sito attualmente mi fregio dell'alto titolo di "recensore esperto" :-)).

Per chi non lo utilizzi si tratta di un sito che funziona un po' come una bacheca digitale in cui è possibile leggere ed inserire voti e recensioni su alberghi, ristoranti, attrazioni, ... insomma un po' su tutto quanto di interesse per organizzare un viaggi, prenotazioni comprese.

Il filtro su quanto viene inserito è estremamente blando da parte dell'organizzazione, il che significa che ognuno può scriverci un po' quello che vuole (1), utilizzando una formula molto "social" ed i fruitori sono, a quanto mi risulta, alcune centinaia di milioni al mese, il che lo rende uno strumento molto potente.

Partendo da questa esperienza quest'estate mi sono ulteriormente reso conto di quanto arretrati siamo nella capacità di utilizzare gli strumenti digitali e di quanto molte considerazioni che sentiamo fare sul mondo digitale siano quelle di chi pretende di parlare con competenza di un'auto sportiva, ma sa solamente andare a cavallo.

Vi riporto tre esempi secondo me particolarmente significativi, i primi due tratti dai due più seguiti quotidiani italiani, l'ultimo dalla mia personale esperienza:
  1. Lo sconcertante caso del ristorante inesistente.  Praticamente si tratta di una "non notizia": qualcuno ha artatamente creato un fake, la cosa è stata segnalata dai recensori e la struttura è stata rimossa. In termini di attendibilità lo strumento si è secondo me dimostrato quindi molto migliore di alcune guide i cui critici sono riusciti con minor scandalo a recensire l'impossibile (e, ovviamente, hanno qualche difficoltà in più a rettificare il libro che avete comperato). Chi ha scritto l'articolo evidentemente non ha la minima idea di quali siano le potenzialità di Tripadvisor.
  2. Lo sconcertante caso della risposta dello chef. Ancora una "non notizia": un utente che (ho verificato attraverso il nickname) che ha probabilmente rimosso ogni propria recensione ha stroncato un locale e lo chef ha risposto. Come ho detto in tripadvisor tutti possono contribuire, ed i gestori delle strutture recensite hanno la possibilità di rispondere alle recensioni (ed anzi sono invitati a farlo), cosa che fanno con una certa frequenza. Nessuna notizia, ma la chiara dimostrazione che chi scrive l'articolo non sa proprio cos'è Tripadvisor, ma ne discetta dottamente.
  3. Lo sconcertante caso dell'ente turismo. Un quotidiano locale chiosa in questo modo l'importanza per la zona di YYYYY della struttura ad uso turistico XXXXX, nel quadro avvilente di una stagione estiva disastrosa per tutto il resto della regione: "Nel YYYYY la stagione turistica resta a galla salvata da XXXXX" e "YYYYY sta, infatti, beneficiando dell’enorme successo che sta avendo la XXXXX, un’infrastruttura realizzata da tre anni". Infrastruttura che, mi permetto di aggiungere, sta mettendo in moto un discreto indotto benchè per ora sottoutilizzata ed ancora poco nota. In Tripadvisor, vetrina aperta su un mondo di centinaia di milioni di vacanzieri e viaggiatori, la struttura di cui parlo non è stata inserita tempestivamente dall'ente turismo, benchè il posto voglia ed abbia la fortissima necessità di coltivare la propria vocazione turistica, ma da me (che in quel luogo faccio il turista) e solo un mese fa. E nel giro di meno di un mese ha ottenuto tre recensioni, tutte eccellenti, alcune delle quali sono state giudicate utili da alcuni lettori. La chiara dimostrazione che l'ente turismo non ha capito che Tripadvisor è un importante strumento di promozione a costo zero. (2)
Tirando le somme dei tre casi segnalati mi viene un po' da piangere, perchè mostrano come chi forma l'opinione pubblica sull'utilità della rete e chi nella rete dovrebbe trovare uno strumento di sviluppo troppo spesso non è in grado di riconoscere l'utilità degli strumenti già a disposizione, nemmeno quando questi sono di semplice ed immediato utilizzo. Ma magari richiede sulla base di cotanta competenza infrastrutture e servizi. Posso immaginare quanto ben mirati...

Ciao

Paolo

 (1) questo è sicuramente un limite dello strumento, ma meno pesante di quanto possa apparire a prima vista, in quanto per ogni struttura / attrazione e per ogni contributore è possibile vedere la distribuzione dei voti (quanti eccellente, buono, nella media, sufficiente, scarso), il che qualifica in termini di credibilità e di "peso" sia il recensito che il recensore (in sintesi: cosa vi aspettate da una attrazione che totalizzi l'80% di eccellente su decine di recensioni? e come reputate un recensore le cui uniche 4 recensioni sono "scarso"? esatto, ci avete azzeccato in entrambi i casi). La stessa cosa che devo fare quando leggo gli esiti di una prova su strada di una FIAT su La Stampa o il Corriere, insomma, ma col vantaggio che in Tripadvisor chi trova riscontri diversi ha spazio e modo per apportare il proprio contributo. Provate a farlo su un quotidiano cartaceo, invece... Insomma: basta saper usare lo strumento e pesando informazioni e fonti, senza attendersi impossibili miracoli, ci si trova molto di buono.

(2) ho anonimizzato un po' per amor di privacy...

2 commenti:

F®Ømß°£ ha detto...

Buondì,

-Modalità astio ON

I due articoli che hai linkato sono l'ennesima dimostrazione che per i giornalisti internet si limita al mondo autoreferenziale di Twitter, al cazzeggio di facebook e alla ricerca su wikipedia per colmare in modo superficiale le abissali lacune culturali della categoria.

-Modalità astio OFF

Saluti

T.

PaoloVE ha detto...

@ Tommaso:

il problema resta il solito: è su queste basi che si consolidano opinioni diffuse, radicate ed ingiustificate, sulle quali, a loro volta, vengono prese decisioni anche di portata strategica nazionale.

Ciao

Paolo