La renzosa macchina da guerra

Buongiorno,

le tensioni sulla decadenza dell'ex Premier Silvio Berlusconi, condannato con sentenza definitiva per evasione fiscale, sta giustamente stimolando gli istinti animali di chi ha intenzione di candidarsi a governare il Paese che, con dichiarazioni e presenzialismo, sta cominciando a mettere in campo la propria campagna elettorale.

Tra questi si segnala ovviamente l'ormai consolidato uomo nuovo della politica italiana, Matteo Renzi, il prossimo scontato leader del centro sinistra, che:

  • dopo aver annunciato la propria vittoria alle precedenti primarie del centro sinistra (vittoria invece trasformatasi in una sconfitta da Renzi lungamente attribuita a regole di partito che lo avrebbero fortissimamente penalizzato, e di cui però adesso dice che "Se non avessimo respinto le persone ai seggi io non avrei vinto le primarie ma Bersani avrebbe vinto le elezioni", ma anche che "abbiamo perso le elezioni mettendoci a disquisire di giaguari e di tacchini", il che non è proprio la stessa cosa);
  • avendo l'ambizione di guidare un partito capace di coerenze granitiche come il PD dei 101 (ricordate? alla mattina e con voto palese erano tutti all'unanimità per Prodi e Bersani, al pomeriggio e nel segreto dell'urna almeno uno su cinque li ha affondati senza nemmeno il coraggio di metterci la faccia e di spiegare perchè);
  • rendendosi protagonista di una inversione a U nella gestione della politica interna del partito che si sostanzia nel passaggio dall'essere stato il rottamatore ad essere il presunto conduttore del carro del vincitore su cui stanno saltando tutti, ma proprio tutti;
  • senza proporre un programma politico definito e comprensibile per il Paese (a parte il fatto che non siamo più per Marchionne senza se e senza ma, chissà perchè)
  • in presenza di una legge elettorale che regala un ampio premio di maggioranza (in modo da togliere rappresentatività al risultato delle urne), ma lo fa, almeno per un ramo del Parlamento, su base regionale (in modo da rafforzare i potentati locali e da non garantire la governabilità)
  • in presenza di sondaggi che indicano come il PdL, malgrado le beghe giudiziarie del suo capo, si stia faticosamente rialzando, molto più di un  PD che continua ad arrancare
 proclama convinto che: "A Berlusconi conviene restare nel governo, ha paura delle elezioni perché sa che se andiamo al voto asfalteremo il Pdl".

Immagino che nel PD ci sia qualcuno che sta orgogliosamente lucidando la gioiosa macchina da guerra e ne sta riavviando il motore con mano esperta. In fondo è stata usata pochissimo ed ha dato risultati oltre le aspettative.

Perchè il fatto che Renzi sia carino e coccoloso e che sappia bucare lo schermo ed occupare i quotidiani mi pare un po' poco, specialmente se metà dello schermo è in mano a quello che considera il suo avversario politico (peraltro apparentemente dimenticandosi come troppi del fatto che il M5S è riuscito a prendere grosso modo gli stessi voti di PD e PdL. Riuscirà Renzi ad asfaltare anche Grillo?) e specialmente se, oltre ad essere il leader del Partito più votato, lo scopo di Renzi è quello di dare al Paese un governo degno di questo nome.

Ciao

Paolo

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