PD: l'anestesia e l'eutanasia della sinistra italiana

Buongiorno,

qualche giorno fa il blog Piovono rane, partendo dai conti sulla copertura del propagandistico taglio dell'IMU, pubblicava questo amaro post sulla natura delle politiche che sta portando avanti il governo Letta.

Dal mio punto di vista trovo difficile che si possa dar torto a Gilioli: nell'operato dell'attuale governo é e sarà molto difficile distinguere alcunchè di sinistra.

Il problema che mi pare sfugga a molti è però quello del perchè di questa situazione.

Insomma, mi pare che in molti accettino in maniera rassegnata che questo sia il destino inevitabile di un PD messo sotto pressione dall'alleato di governo di destra, a sua volta rigido su posizioni molto a destra perchè si sente in difficoltà e sotto attacco.

Insomma, in tanti scuotono la testa dicendosi "Che ci vuoi fare: siamo costretti a governare con Berlusconi, non è che si possa portare a casa granchè...",  e magari qualcuno di loro si illude che, magari con l'aiuto di qualche sentenza, se il Caimano viene messo fuori gioco le cose cambieranno. Il che, secondo me, non succederà, perchè il governo di larghe intese con Berlusconi è solo una parte del problema.

Perchè l'altra parte del problema sta profondamente all'interno del PD, dove, ancor da prima della nascita, si è scelta la politica di una eterna rincorsa al centro che è stata perseguita con tale entusiasmo da aver travalicato il centro stesso (senza peraltro che i soliti BattistaPanebiancoPolito... ne siano ancora soddisfatti).

Questa politica, giustificata dall'enorme consistenza del voto centrista cui il PD mirava (voglio dire: avete visto Monti che botto ha fatto, no? E Fini e Casini, poi...) ha portato in una prima fase a dare ai cosiddetti Teodem un sostanziale potere di veto su qualsiasi iniziativa vertesse attorno alla laicità dello Stato, ai diritti su fine vita, aborto, fecondazione assista, coppie di fatto,... svuotando i serbatoi del PD di molti di coloro che ritengono che un ruolo fondamentale dello Stato sia quello di garantire che tutti abbiano le stesse opportunità e gli stessi diritti e che vedevano un partito disinteressato a garantire politiche indirizzate in questa direzione.

Linea politica che, ad esempio, ha portato in maniera emblematica a sacrificare sull'altare della Binetti le iniziative di Paola Concia. Risultato netto dell'operazione: si sono persi i voti che si portava dietro Paola Concia, quelli di chi avrebbe avuto interesse in una legislazione che prevedesse le unioni civili, quelli di chi ha rinunciato a credere nel PD come partito di sinistra e anche di quelli della Binetti, che se ne è andata alla prima occasione. Non so se la carica dei 101 sia stata una manovra politica altrettanto catastrofica, dovrei pensarci bene.

Ciononostante nulla e nessuno sono stati in grado di inserire un momento di verifica e ripensamento in questo percorso, ed il risultato è che, in questo momento, i cosiddetti centristi del PD nella dirigenza del partito non hanno più solo il diritto di veto, ma sembrano tenerne saldamente in mano la conduzione, raccolgono adesioni entusiaste anche da chi un tempo si posizionava altrove ed esercitano una fortissima opzione sul futuro.

Seriamente, secondo voi, anche in assenza di un alleato come Berlusconi, davvero da Letta, Franceschini, Fioroni, Renzi, ... ci possiamo aspettare qualcosa di sinistra? Che so, un calmiere sulle pensioni d'oro? la riduzione della tassazione sui redditi da lavoro dipendente? Le unioni civili?

E allora non scuotete la testa come se quanto sta succedendo fosse unicamente colpa di un Grillo che spinge il partito nelle braccia del solito Berlusconi e di Berlusconi che grazie al suo enorme potere mediatico riesce a dettare l'agenda politica, perchè questa é anche la linea politica che la dirigenza PD persegue indefessamente e convintamente da anni, e di cui il Matteo Renzi che tanto piaceva dall'altra parte della barricata è il naturale, ovvio e prevedibile proseguimento.

Un quasi giovane rassicurante e abile democristiano moderno.

All'apparenza un po' più giovane e moderno di Letta (toh! un altro giovane rassicurante e abile democristiano!).

Insomma, mi pare che il PD sia divenuto il perfetto anestetico della sinistra italiana: ne prende ancora in parte i voti per addormentarli nella prosecuzione delle solite vecchie politiche DC. Quindi, purtroppo, hanno ragione loro: moriremo democristiani!

Ciao

Paolo

3 commenti:

F®Ømß°£ ha detto...

Buondì,

tutto vero, l'analisi è ottima.

Le elezioni hanno dimostrato che la stragrande maggioranza degli italiani è disinteressata se non ostile a un governo di sinistra riformista.

Purtroppo la carica dei 101 ha sconfitto chi nel PD sosteneva queste posizioni.

Moriremo democristiani, se ci andrà bene: potremmo anche finire in mezzo alle locuste grilline o alle pitonesse berlusconiane.

Saluti

Tommaso

PS: Sei sicuro di aver letto bene cosa ha detto la Bindi? Non mi pare una "adesione entusiasta".

PaoloVE ha detto...

@ Tommaso:

alla Bindi va riconosciuta una certa coerenza ed onestà: il fatto di aver preteso regole che permettessero a Bindi è il massimo che potesse dire a favore di Renzi dopo averlo avversato con energia e convinzione.

Altri lo hanno avversato almeno altrettanto e, fottendosene di coerenza ed onestà, adesso cercano grottescamente di apparire renziani...

Ciao

Paolo

F®Ømß°£ ha detto...

@Paolo,

a me non sembra che il testo riportato indichi che la Bindi intendesse dire qualcosa a favore di Renzi.

Mi pare che voglia distinguersi da chi ora "se ne fotte di coerenza ed onestà" sottolineando come pur non sostenendolo, sia un bene che si candidi.

Ciao

T.