Un bel branzino? glielo incarto!

Buongiorno,

qualche tempo fa uno stimato editorialista attualmente in periodo sabbatico (almeno spero) mi diceva che non gli sarebbe dispiaciuto tenere la famosa ipotetica rubrica "Buoni per incartare il pesce" (sia chiaro, qui le porte sono sempre aperte, eh?!?).

Ed in effetti è difficile trattenersi dal notare certi interventi a gamba tesa, specie quando giungono (tardivamente, il che non depone a favore di un quotidiano) su argomenti di cui si era parlato qualche giorno fa, per cui mi accorgo che anch'io trovo facile indulgere in quell'attività. In fondo è un po' il meccanismo che generò l'antizanzara: trovi un riferimento che parli dell'attualità (allora era Giuseppe Cruciani) e lo usi come punto di partenza per i tui commenti ed eventualmente sfottò. E, entro certi limiti, più ca**ate dice, più è facile farlo.

Se io avessi previsto tutto questo...
Ebbene, come si diceva, con qualche giorno di ritardo anche la testata fondata da Montanelli (ormai stanco di rigirarsi nella tomba per tali indegni eredi) parla della Lascor di Sesto Calende, titolando "Sindacati miopi: il lavoro c'è ma per carità, non domenica". 

Pensando che ci fossero dei fatti che giorni fa mi erano sfuggiti o non erano stati riportati che spiegassero come il sindacato avesse affossato l'accordo sono andato a leggere l'articolo e ci ho trovato dentro che rispetto all'accordo con l'azienda "I sindacati sono d’accordo: ma prima di firmare decidono di sottoporre la proposta al voto dei lavoratori".

Insomma nessuna novità rispetto a quanto aveva già scritto il Fatto Quotidiano e che mi aveva causato una grande perplessità, soprattutto nulla di nuovo che giustifichi l'idea passata dal titolo che sia stato il sindacato a bloccare tutto. Al punto che nell'articolo si scrive, in piccolo ed in breve, quasi sussurrando, il contrario. Purtroppo è confermato che l'accordo è stato bocciato dai lavoratori, non dai sindacati.

Ma è particolarmente bello vedere come nel florilegio dei commenti è il titolo a far fede. Ne riporto uno su tutti a dimostrazione del clima e del livello della discussione "Scommetto i testicoli che sono tutti iscritti alla CGIL quelli che hanno risposto: NOOOOOOOOOOOOO!!!!!!!!!!!!!!!!!! Maledetti lazzaroni comunisti. Li licenzierei tutti e assumerei al loro posto gente che ha voglia di lavorare. CANCELLARE l'articolo 18 per favore. Questi vogliono la rovina dell'Italia e quindi anche la mia e della mia famiglia. Che siano stramaledetti, loro e i loro sfascio-compagni"

E' così che si fa (dis)informazione.

Ciao

Paolo

4 commenti:

Michele R. ha detto...

Ciao,

Grazie per il link, quei commenti sono imperdibili. Una volta di più capisco perché B. ha vinto per 3 volte le elezioni: E' più facile credere agli asini che volano, che cercare di capire una situazione nemmeno troppo complessa

F®Ømß°£ ha detto...

Buondì,

I commenti ai siti dei giornali sono da non leggere. Il peggio di internet e dell'umanità si annida in quelle righe.

La furia omicida che mi provocano (e non solo quelli delle testate da pescivendolo) è tale che li evito accuratamente.

Che poi su tutte le testate capiti che articolo e titolo diano informazioni opposte è una delle tante vergogne per cui qualche testa di futile giornalista potrebbe cadere, metaforicamente eh ;-).

Saluti

Pale ha detto...

Bah, secondo me la colpa e' del sindacato comunque. Se non ci pensano loro a presentare bene il piano e a convincere il resto dei lavoratori, che ci stanno a fare?

PaoloVE ha detto...

@ Pale:

sono molto critico sull'operato dei sindacati italiani, cui imputo mancata di prospettiva strategica e spesso incapacità tattica, ma mi pare che in questo caso le eventuali responsabilità siano minime. E' possibile che potessero premere con più decisione perchè i voti andassero in una direzione, ma credo che, se hanno voluto il referendum interno, sia stato proprio perchè si rendevano conto del fatto che i lavoratori non erano d'accordo.

Ciao

Paolo