Mai mettersi tra due stupidi

Sempre loro
Buongiorno,

nei giorni scorsi il settimanale tedesco Der Spiegel ha scritto, per mano del suo giornalista Jan Fleischhauer "Mano sul cuore, ma vi sorprendete che il capitano fosse un italiano? Vi potete immaginare che manovre del genere e poi l'abbandono della nave vengano decise da un capitano tedesco o britannico?", cui ha fatto seguire tutta una serie di luoghi comuni sugli italiani, tipo "Conosciamo tipi del genere dalle vacanze al mare, maschi bravi con grandi gesti, capaci di parlare con le dita e con le mani, in principio gente incapace di fare del male, ma bisognerebbe tenerli lontani da macchinari pesanti e sensibili" ed altre amenità simili.

Mancava solo spaghetti pizza mandolino mafia ed il fatto che amiamo trombarci le tedesche a Jesolo. Magari è capitato anche a sua moglie, nelle vacanze al mare di cui parla, il che spiegherebbe qualcosa nel comportamento del pennivendolo tedesco.
In realtà scritti simili ti connotano immediatamente come un razzista ignorante, cui non avrebbe senso dare risposte se non perchè un giornale ad alta tiratura come Der Spiegel ospita i tuoi articoli.

Il piccatissimo Zio Tibia nazionale non ha però perso l'occasione per una risposta delle sue a risollevare l'orgoglionismo nazionale, risposta tutta riassumibile in un tronfio "Zitti crucchi che c'avete avuto i lager". 

Non credo che in Germania perdano tempo a leggere il Giornale (almeno me lo auguro per loro, der Spiegel credo basti e avanzi), ma, nel triste caso ciò avvenga, avrebbero avuto di che essere confermati in quanto Fleischhauer sostiene. Infatti Zio Tibia non prova nemmeno a confutare quanto il giornalista tedesco sostiene, e risponde completamente fuori tema.

So bene che quando ci si inserisce in una lita tra scemi si rischia che un eventuale spettatore esterno ci confonda con loro. Però...

Ricordo che l'incidente forse più celebre della storia dell'aviazione è stato il rogo dell'Hindenburg. Su tutto ricordo che l'Hindenburg, la macchina volante più grande del tempo, era progettato per essere gonfiato con inerte elio, ed era stato invece riempito di idrogeno, forse la sostanza più maledettamente infiammabile che ci sia. Bastò una prevedibilissima inevitabile scarica di elettricità statica ad ardere vivi gran parte dei trasportati. Aviazione tedesca, capitano tedesco.

Ricordo il più celebre naufragio mai avvenuto, con il corollario di superficialità, leggerezze, errori, vanaglorie e morti che lo connotarono. Quello del Titanic. Su tutto ricordo il fatto che le scialuppe erano dimensionate per portare solo metà dei passeggeri trasportati. Marina Britannica, comandante inglese.

Naufragi e macchinari pesanti e sensibili, capitani che esposero i loro passeggeri a rischi enormi. leggerezze e sistemi di sicurezza inefficaci, false certezze e stupidi orgogli. In realtà, sino a pochi giorni fa era più facile immaginarsi queste cosa SOLO da comandanti inglesi o tedeschi, perchè non serviva immaginare nulla, bastava sapere e ricordare. Cosa che Fleischauer ha dimostrato di non aper o di non voler fare presentandosi in alternativa un ignorante o un malfidente.

E, ovviamente, zio Tibia dimostra di non essere da meno, rispondendo fuori tema con il solito astio e con la consueta mancanza di intelligenza e di capacità di discernimento, con il risultato di non confutare alcunchè, pur ritenendolo evidentemente necessario. 

E dimostrandosi altrettanto ignorante o in alternativa malfidente di Fleischauer, perchè i lager li avevamo anche noi, e dove non li avevamo spesso collaboravamo con chi li gestiva. Non un grande argomento il suo, da usare per di più durante il giorno della memoria, vero?

E purtroppo fa sì che dopo aver raggiunto inglesi e tedeschi nella graduatoria dei peggiori comandanti e dei peggiori gestori di macchininari pesanti, li si raggiunga anche nella graduatoria dei peggiori esempi di giornalismo.

Ciao

Paolo
Mano sul cuore, vi sorprende che il comandante fosse tedesco?

7 commenti:

francesco.caroselli ha detto...

il metodo del giornale e dei giornalisti di B (non si possono definire di destra, mi rifiuto di farlo) è sempre lo stesso: quando qualcuno evidenzia un errore un comportamento sbagliato loro ribattono sempre
"tu non puoi parlare perchè dalla tua parte che chi ha fatto di peggio!"
E' una specie di tic, un riflesso condizionato.

Loro rispondono solo di pancia.
Il ragionamento, l'analisi del problema... sono cose che riguardano gli intellettuali, gente di sinistra..
Questo è un cortocircuto un'epidemia..speriamo passi presto questo periodo storico!

MS ha detto...

Senza aver piena conoscenza del giornalismo continentale, sono convinto che il primato dei peggiori esempi giornalistici siano tutti dalla nostra parte. :-(

Saluti,
MS

PaoloVE ha detto...

@ MS:

non ho una grande conoscenza del panorama della stampa europea, ma ricordo che ai tempi del liceo vidi smentito un luogo comune che voleva la stampa anglosassone come un luminoso punto di riferimento.

Mi avevano fatto 2 palle così sulla divisione tra notizia e commento, l'autorevolezza e l'etica dei giornalisti, su questo e su quello, poi, per impratichirmi con l'inglese vado in stazione e compro una delle testate inglesi che arrivavano.

Ed ho trovato interessantissima quella che in Italia era la pagina della cultura, ovviamente la terza pagina, dove campeggiavano inesorabilmente un profluvio di tette e culi.

Altro che la colonna delle tette di cui ci lamentiamo. E questo quasi tret'anni fa ormai...

In realtà credo che il Giornale e Libero stiano in qualche modo cercando di interpretare la versione italiana e politicizzata di certa editoria popolare tendente al pulp (stile Sun o, se non ricordo male, Bild) che in Italia non è ancora molto presente, ma che lo era da molto in altri paesi europei e negli Stati Uniti.

Ciao

Paolo

F®Ømß°£ ha detto...

Solita logica: A dice una fesseria. B non contesta la fesseria, ma sostiene che A non ha diritto a giudicare perché ha qualcosa di cui rimproverarsi.

Il tutto condito da noiosi, quanto diffusi pregiudizi che se non sono razzisti, tendono comunque a generalizzare. "Gli italiani", "i tedeschi" e via discorrendo.

S P A Z Z A T U R A

Saluti

Tommaso

PaoloVE ha detto...

@ Tommaso:

secondo me invece Sallusti è convinto di partecipare alla gara a chi dice la fesseria più grossa :-)

Ciao

Paolo

Pale ha detto...

@Paolo
Certo che se tu compri il Sun, e' ovvio che poi alla pagina 3 ti trovi le donnine!! :D

Concordo con quanto scrivi, ma onestamente non mi e' piaciuto il riferimento alla moglie dell'autore dell'articolo. Una piccola caduta di stile.

D'altra parte non credo che la "bravura" di Sallusti e la sua classe (a ridosso o proprio nel giorno della memoria) siano tali da meritare un'attenzione particolare. Quel quotidiano si e' dimostrato una volta di piu' quanto sia buono solo per incartare il pesce...

PaoloVE ha detto...

@ Pale:

riguardo al Sun adesso,lo so, allora, per me provinciale, era un esempio della mitica stampa anglosassone... :-)

Quanto alla supposta caduta di stile ci ho pensato su e ho deciso che in mezzo a cotanta polemica, la caduta di stile va dal pubblicare un propria foto in tanga leopardato e le coppette sui capezzoli in giù. Quindi, contestualizzando, mi autoassolvo.

E' inutile sfoggiare un aplomb nobiliare in mezzo al pubblico di un combattimento tra cani.

Ciao

Paolo