Porcellum e primarie

Birra. Niente bonarda a Roma.
Buongiorno,

nel sempre più rado sottobosco elettorale del PD si sta affrontando da un po' di tempo l'argomento della designazione dei candidati in vista delle prossime politiche, elezioni che vengono prese un po' alla lunga, probabilmente per non farsi trovare impreparati in caso di elezioni anticipate da un lato o davanti a nuove regole elettorali (o piuttosto davanti al loro mantenimento) dall'altro.

E si va da posizioni di abominevole astensionismo dichiarate ad esempio qui (:-) ), a proposte più costruttive, come questa o questa.


Il mio punto di vista è il seguente: non ho alcuna fiducia nel fatto che i partiti abbiano la benchè minima intenzione di superare l'attuale Porcellum: è un po' troppo comodo per tutti avere la possibilità di gestire in segreteria le liste elettorali, quando uno sbarramento fissato ad un livello significativamente alto impedisce di fatto l'ingresso nell'offerta politica di cani sciolti. Insomma, le attuali segreterie con il Porcellum hanno il potere pressochè completo di designare buona parte del Parlamento. C'è da chiedersi perchè dovrebbero rinunciarvi.

Zedda. Un giovane?!?
In realtà il PD un paio di motivi per rinunciarvi ce l'ha.

Il primo è il fatto che ovunque abbia utilizzato le primarie per la selezione dei candidati, magari non con un candidato "ortodosso", magari con uno Zedda o un Pisapia, ma ha ottenuto dei risultati migliori di quanto si aspettasse. E talvolta ha vinto in piazze in cui in pochi avrebbero sensatamente sperato nel successo.

Il secondo è che in molte realtà le primarie hanno portato a "svecchiare" con candidati giovani un partito che nei giovani ha attualmente il principale punto debole, e quindi potrebbe anche servire ad interrompere un declino che ha anche origini generazionali.

Va da sè che le primarie, se utlilizzate per la designazione delle liste elettorali sono anche l'unico modo per ovviare al problema delle liste bloccate: le liste saranno anche bloccate alle elezioni politiche, ma se le ha comunque precedentemente definite l'elettorato (e non qualche oscura manovra di portatori di tessere) gran parte delle riserve sule candidature mi pare vengano meno (argomento che spero faccia riflettere chi si dichiara incline a prodigarsi nell'atto impuro ed immorale dell'astensionismo di protesta :-) ).

Insomma, spero che questo voglia essere il metodo che Bersani, avendolo se non ho capito male già promesso, vorrà mantenere per giungere ad elezioni. Sarebbe un partito che assomiglia un po' di più a quello che vorrei. Facciamoglielo capire. 

Mi resta solo da precisare che ho di meglio che andare a votare un giorno si ed un giorno no e che non vorrei che le primarie diventassero un momento di scontro invece che di confronto, per cui, in questi termini, le vedo legate al sistema elettorale ed alla situazione politica contingente: un partito che ambisca a governare il paese dovrebbe avere la capacità e la maturità necessarie a sceglierer dei candidati rappresentativi senza interpellare l'elettorato con la frequenza con cui un incontinente va al bagno, anche se, in questo momento, non è così.
 
Ciao

Paolo

5 commenti:

F®Ømß°£ ha detto...

Post ampiamente condivisibile, specie nel finale e nelle frecciate ;-)

L'aria imbronciata con cui Civati presenta le sue proposte non mi piace e non mi fa ben sperare, ma nel merito ha ragione.

Ora sta a Bersani tenere fede a quanto dichiarato. Sarebbe una mossa proficua e renderebbe un po' più complicata la critica continua e pedante con cui il PD deve fare i conti.

Saluti

T.

Michele R. ha detto...

post condivisibile al 100%. Chissà che dirà l'amico Feliciano di nonunacosaseria, anche se credo di saperlo...

PaoloVE ha detto...

@ Tommaso:

Civati mi piace perchè, nel merito, mi vede spesso d'accordo con lui, in più l'aria imbronciata mi pare serva spesso a rimarcare che non parla di certe cose in quel momento perchè è una buzzword in quel momento, ma perchè se n'è occupato con atti e proposte, per tempo.

Il che è quello che vorrei da un mio rappresentante politico...

Meglio che dire oggi che non voglio le navi nel bacino di S. Marco perchè sono pericolose, quando ieri mi piacevano perchè portavano lavoro e ricchezza...

:-)

Ciao

Paolo

Pale ha detto...

Post assolutamente condivisibile. Sarebbe un modo per superare i limiti di una legge elettorale francamente disgustosa.

Pero' continuo a non capire cosa e' il PD. E' da un po' di anni che non mi ritrovo in quel partito che pure dovrebbe essere il mio di riferimento.

PaoloVE ha detto...

@ Pale:

cosa è il PD? bella domanda, specialmente dopo che il PD prima ha delegato le sue funzioni ad una manica di bigotti che poi ha in gran parte fatto fuoriuscire.

In realtà spero che si riprenda il ruolo di riferimento moderato a sinistra.

Ciao

Paolo