Buongiorno,
mentre con la solita puntualità più che Svizzera metà Italia celebra l'autunno soccombendo a piogge, allagamenti e frane (mi piace considerarla una "novità ciclica"), per evitare di soffocare nella scontatezza conviene riflettere su altri temi e, tanto per ricordarci quale sia la validità delle analisi e delle ricette che le nostre classi dirigenti ci ammaniscono suggerendo che siano adeguate a portarci verso una realtà più serena, può essere interessante vedere cosa fanno quelli che stanno meglio degli altri e che dalla crisi stanno uscendo con danni minori.
In tal senso ieri è uscita una notizia che mostra come gli altri abbiano la prua diretta in direzione opposta alla nostra, e ne siano ripagati.
C'è da chiedersi come questi possano sperare di reclutare i nostri schizzinosissimi e mammoni bamboccioni, come possano sperare di sopravvivere alla crisi innovando i loro prodotti e processi in un momento di crisi, per di più operando con un costo del lavoro superiore al nostro.
Che sia perchè, a differenza da noi che stiamo affondando, loro lo stanno già facendo, per di più con successo?
Ciao
Paolo
P.S. ci tengo a ricordare che le ditte tedesche ricorrono con una certa frequenza al reclutamento di dipendentiall'estero. Questa è solo l'ultima volta in ordine di tempo...
P.S. ci tengo a ricordare che le ditte tedesche ricorrono con una certa frequenza al reclutamento di dipendentiall'estero. Questa è solo l'ultima volta in ordine di tempo...
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