Nelle braghe dei tedeschi

Buongiorno,

sembra che ieri siano finalmente stati sbloccati fondi europei destinati alla gestione dell'emergenza dopo il terremoto in Emilia, fondi che alcuni stati del Nord Europa stavano tenendo fermi formalmente per motivi di bilancio, ma più probabilmente anche se non soprattutto per una crescente insofferenza verso i destinatari, cioè noi.

Lo stop all'erogazione dei fondi aveva precedentemente suscitato un parzialmente comprensibile risentimento contro i soliti paladini del rigore economico, visti come insensibili all'urlo di dolore che si levava dalle popolazioni vittime di una tragedia.

Tutto comprensibile e, fino ad un certo punto, giustificato.

Il problema è che il punto oltre il quale i nostri partner europei considerenranno giustificato aiutarci è destinato ad arretrare sempre più, per gli effetti diretti e, soprattutto, indiretti della crisi.

Sugli effetti diretti c'è poco da dire: la crisi riduce le disponibilità finanziarie, quindi i possibili aiuti su cui poter contare saranno sempre più limitati. Ma questo credo che sia destinato ad essere l'aspetto progressivamente meno rilevante.

Perchè credo che avrà invece sempre più peso il fatto che i fondi europei saranno erogati con oculatezza sempre crescente.

E questo, purtroppo per noi, si tradurrà sempre più frequentemente nel dover trovare una improbabile risposta ragionevole alle seguenti domande:
  • Perchè dovremmo finanziare una carissima ricostruzione allo Stato che da decenni non attua una molto più economica prevenzione?
  • Perchè dovremmo farlo a favore dello Stato che sta lasciando inutilizzati per incapacità progettuale il 75% dei fondi europei a lui destinati?
  • Perchè dovremmo assecondare delle richieste che vengono sistematicamente gonfiate?
  • Perchè dovremmo assecondare  delle richieste di elemosine (rinunciando a risorse cui magari potremmo sperare di accedere) fatteci da politici che per primi non rinunciano a mantenere un tenore di vita, remunerazioni e privilegi molto superiori ai nostri ed al ragionevole?
Ora, questa prospettiva per noi tremenda, ancorchè ragionevolissima per chiunque si amministri in maniera responsabile e non sia disposto a forggiare un parassita, è molto meno lontana di quanto noi si sia portati ad immaginare.

Perché é vero che, con qualche insistenza e malgrado qualche ritardo siamo riusciti a far sbloccare i 670 milioni per il terremoto dell'Emilia. Ma lo stesso non è avvenuto ad esempio (con nostro ingiustificato sconcerto) con il miliardo di euro (!!!) che avevamo chiesto per la nevicata eccezionale del febbraio scorso.

E credo che il perchè stia molto bene racchiuso tra i quattro punti di cui sopra. Ragion per cui sarà opportuno provvedere quanto prima ad abbandonare politici ed amministratori bravi a comparire sullo schermo e proclamare slogan per sostituirli con altri magari meno fighi ma più capaci di concretezza.

Perchè se un ricco e grasso politico tedesco venisse a chiederci soldi (gonfiando i preventivi) per ovviare ad un problema che si sono cercati da soli non so quanto saremmo ben disposti nei suoi confronti.

Ciao

Paolo

1 commento:

F®Ømß°£ ha detto...

Buondì,

condivido al 100%.

Mi chiedo quanto contribuisca la diffusione di terrorismo meteorologico che fa passare per eccezionale qualsiasi cosa, a partire da siti come ilmeteo.it, per finire con il solito giornalista pigro e sensazionalista.

Qui in Veneto, dopo due anni dall'alluvione, pare si sia fatto poco per prevenirne il ripetersi.

Giusto pochi giorni prima della non-alluvione di questa volta* sentivo un rappresentante di qualche associazione di imprese che si rallegrava di come fosse stata fatta bene la ricostruzione dopo il 2012. Non una parola sulla prevenzione. Mah...

Saluti

T.

*Con buona pace delle decine di ladri di ossigeno assiepati sui ponti con l'ipad a fare foto, niente tragedia questa volta. Peccato eh?