Chi visse sperando...

Buongiorno,

se cerco di guardare con un certo distacco la situazione politica ed economica di questi giorni ho la forte impressione, come probabilmente i post recenti vi avranno di certo già anticipato, di veder riproporre la situazione di sostanziale stallo di un anno fa.

Il governo appare immobile, bloccato tra fuochi incrociati, posizioni ideologiche (stile Fornero sugli esodati) e tutele di casta (a proposito, perchè Crosetto ha proposto il tetto per le pensioni d'oro dei soli manager pubblici? le altre vanno bene?), perso in iniziative di nessun valore ed avulse dalla realtà, vittima dei soliti luoghi comuni forieri di una politica che non si differenzia da quelle che l'hanno preceduta (l'archetipo di ogni idea geniale? l'aumento della benzina) e fermo solo nella inutile richiesta di scaricare in qualche modo su altri il nostro debito pubblico (inutile perchè dovrebbe ormai essere chiaro che la Germania -oserei dire giustamente- non ha intenzione alcuna di dare ulteriori soldi a chi continua a non essere in grado di onorare i debiti già contratti nè, spesso, di mantenere fede agli impegni già presi per arrivare alla possibilità di non rientrare nella spirale debitoria che lo ha portato al default).

Davanti a tutto questo, che ricorda sempre più il tramonto del Governo Berlusconi, non basta più l'appello a fare qualcosa ed a farlo presto, nè temo che ci si possa più aspettare una accelerazione da questo governo, che ha speso la propria credibilità con il solo risultato di prendere (o perdere) tempo.

Credo che ormai stare fermi non basti più, e che anzi peggiori la situazione.

Credo che serva un governo diverso e finalmente nuovo, politico, che per programma operi realmente con modalità diverse e non solo di facciata, ripartendo in maniera equa il carico fiscale (facendo rientrare realmente nel novero dei contribuenti banche e Chiesa), interrompendo il ciclo malsano di appalti troppo spesso affidati a ditte e cooperative nel giro degli amici (è di questo che parlo quando sostengo che la P.A. deve tagliare gli sprechi), iniziando una seria poltica di contrasto dell'evasione fiscale, di riduzione dei privilegi, di alienazione dei beni dello Stato, di razionalizzazione dei suoi processi e di realizzazione di infrastrutture.

Poichè ormai non resta che sperare, mi pare che in concreto, il meglio all'orizzonte possa venire dalle primarie del PD e dalla speranza che possano promuovere un Bersani con uno staff svecchiato e coeso. 

Purtroppo, malgrado gli auspici, non mi pare che il M5S sia ancora in grado di assumersi responsabilità di governo, come confermano le difficoltà che i suoi eletti stanno incontrando dove si sono aggiudicati le amministrative. 

Facciano presto.

Ciao

Paolo

1 commento:

F®Ømß°£ ha detto...

Buongiorno,

condivido la tua conclusione, ma temo che il sentimento che esprimi nella prima parte, specialmente quando assimili le difficoltà di questo governo con la volontaria nullafacenza del precedente, porterà a disastrosi effetti quando ci recheremo alle urne. Ci sarà rabbia e ci sarà il buon vecchio tanto peggio tanto meglio. Prepariamoci a rimpiangere Monti, altro che lamentarsi di lui.

saluti

Tommaso