Peggio degli sciacalli

Buongiorno,

dopo ogni terremoto, da che mondo è mondo, si verificano schifosi fenomeni di sciacallaggio ai danni degli averi delle vittime. Più recente e solo poco meno ripugnante è il fenomeno del turismo delle catastrofi, che affianca ai ladri i macabri cercatori di souvenir, fossero anche solo una foto. Da Mirandola a L'Aquila a Mesagne.

Ma non avevo ancora sentito nulla di simile alle due notizie di ieri.

La prima relativa a quella che spero sia una pratica limitata al caso documentato, pratica astutissima e civilissima che vuole che il datore di lavoro chieda la firma di una liberatoria dai rischi di lavorare in zona sismica all'interno di locali che, a questo punto, devo ritenere siano scarsamente attrezzati contro il rischio sismico. 

Chiunque abbia avuto questa idea è un vero genio: ha messo in piedi una procedura che non lo tutela, ma che lo renderà simpatico e stimato ai propri dipendenti quanto, che so io, l'AD della Thyssen Krupp a Torino oppure Schmidheiny, il proprietario della ditta Eternit a Casale Monferrato. Credo che una cosa simile, tecnicamente, si definisca "andarsela a cercare".

La seconda relativa alla inopportuna ricerca di sensazionalismo di un cantante ormai datato, che ha deciso di buttare in polemica il diniego all'invito ad aderire al concerto di beneficenza che i Nomadi stanno cercando di organizzare a Bologna. Nulla vieta di farlo, ma usarci su toni moralistici è vomitevole. Cosa non si fa per far parlare di sè, vero?

A entrambi auguro ciò che si meritano.

Ciao

Paolo

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