Buongiorno,
so che oggi Tommaso, se leggerà il blog, avrà per l'ennesima volta motivo di pensare che ogni occasione è buona per attaccare il PD (e magari di propormi un post in risposta) :-).
So di aver spesso avuto modo di apprezzare le dichiarazioni di Stefano Fassina e di averlo anche segnalato in questo blog (credo anche storpiando a sproposito in Farina il cognome del politico in questione).
So che, al contrario, quelle del sindaco di Firenze Matteo Renzi, alla lunga, hanno finito col farmi venire l'orticaria per la loro banlità e per quanti luoghi comuni concentravano.
So di aver spesso ravvisato in Giuseppe Civati un "rottamatore" più intelligente e credibile di Renzi.
So di essermi espresso a favore delle primarie nel PD (anche se le considererei più utili per selezionare i candidati al parlamento che per il candidato premier, ma lasciamo stare, da qualche parte si deve pur partire).
Ecco, non vorrei che il confronto interno al PD che le primarie stanno scatenando mi debbano costringere ad una abiura di tutto.
Perchè sentire Fassina che definisce Renzi "Sindaco per caso" non sta nè in cielo nè in terra.
Renzi è stato eletto dai Fiorentini, quindi sindaco per caso un par di palle: ha preso la maggioranza deio voti. Punto. Fassina rispetti chi si è procurato i voti e, soprattutto, gli elettori, perchè questo rispetto è il punto zero della democrazia.
E leggere Civati che nei titoli gongola del fatto che nel suo PD volino gli stracci non mi piace.
E sentire ancora che l'elemento forte del discorso di avvio della campagna elettorale di Renzi è l'intenzione di defenestrare D'Alema, Veltroni e Bindi (che dovrebbe essere l'effetto e non lo scopo delle primarie) è avvilente.
Perchè le primarie devono fare chiarezza su un progetto politico e sulle persone che meglio lo possono portare avanti, ma non devono diventare motivo per far sì che attacchi personali lacerino il PD. Insomma, si tratta di selezionare il meglio che c'è per affidargli la guida, non di una semina di rancori.
Ciao
Paolo
E leggere Civati che nei titoli gongola del fatto che nel suo PD volino gli stracci non mi piace.
E sentire ancora che l'elemento forte del discorso di avvio della campagna elettorale di Renzi è l'intenzione di defenestrare D'Alema, Veltroni e Bindi (che dovrebbe essere l'effetto e non lo scopo delle primarie) è avvilente.
Perchè le primarie devono fare chiarezza su un progetto politico e sulle persone che meglio lo possono portare avanti, ma non devono diventare motivo per far sì che attacchi personali lacerino il PD. Insomma, si tratta di selezionare il meglio che c'è per affidargli la guida, non di una semina di rancori.
Ciao
Paolo
4 commenti:
Buongiorno
Condivido in pieno le tue parole.
E sono convinto che in questo caso T. - a meno di una disperata lotta contro i mulini a vento ;-)- non potrà fare a meno di condividere anche lui.
Ieri, sentendo le parole di Bindi e Renzi riportate dal TG La7, avrei voluto prendere uno per picchiare l'altra (un po' come anche in questo momento, dopo aver letto il tuo post).
Bindi dice che in caso di primarie di coalizione, per statuto, solo Bersani è candidabile, in quanto segretario.
Renzi dice che dopo tre legislature, per statuto, tanta gente dovrebbe levarsi dalle scatole.
Cose entrambe vere, per carità, e che non vedo come si annullino reciprocamente: quindi, perchè opporle se non per poter attaccare l'avversario in modo disordinato? Come direbbe un noto pensatore e filosofo dei nostri tempi 'che c'azzecca?'...
Il risultato di queste ed altre manovre (per esempio http://gilioli.blogautore.espresso.repubblica.it/2012/06/25/di-pietro-puzza-casini-profuma/ ) è solo di farmi salire un forte disgusto, raggiunto solo dal pessimismo riguardo il futuro.
Infatti Tommaso è d'accordo, ma non ha una tastiera.
Renzi si conferma nella sua miseria argomentativa. La Bindi delude.
A me continua a sembrare che Bersani sia il migliore.
Ciao
T
@Tommaso: Bersani il migliore o il meno peggio... dopo le uscite su Casini, per cui una coalizione con l'UDC sarebbe "nell'ordine delle cose" (frase odiosa che non dice NULLA), Bersani mi è scaduto moltissimo.
Soprattutto, non si può parlare di alleanze senza parlare del motivo per cui si fanno e delle finalità comuni che ci si prefiggono. E, soprattutto, senza esaminarne le cause ostative: sui diritti agli omosessuali che facciamo, per esempio? Ah, ma certo, tanto nemmeno il PD da solo ha una posizione unitaria sull'argomento...
Che miserabili mezze figure!
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