Escursionismo Giuliano/1: Fusine Zacchi Ponza Porticina

Buongiorno,

qualche giorno fa mi sono concesso un (bel) fine settimana in montagna con la famiglia: in mancanza di spunti lo utilizzo per provare ad inaugurare una nuova serie di fill - in.

Rif. Zacchi
Vi riassumo un bellissimo giretto da poter fare nell'estremo Nord Est, adattandolo a qualsiasi gamba (nel senso che ad ogni tappa, con soddisfazione, si può interrompere e tornare indietro).

Siamo partiti -tardi- dal parcheggio del lago superiore di Fusine (prendete l'ultima uscita dell'autostrada in Italia, proseguite per Tarvisio e dopo per la Slovenia. Quando raggiungete Fusine seguite le indicazioni per i laghi e raggiungete la fine della strada) a circa 930 mt. slm. lasciando la macchina nei pressi del bar ai sette nani. Meta: il rifugio Zacchi

Almeno in salita suggerisco di seguire il sentiero (segnavia 512) che dopo poche centinaia di metri abbandona la mulattiera procedendo a sinistra: è più ripido, ma più fresco ed ombraggiato (il rifugio è raggiungibile anche percorrendo la mulattiera a destra, soluzione buona per chi pratichi il mountain bike).

Capanna Ponza
Il bosco è stupendo, la giornata calda e soleggiata: accarezziamo ed attraversiamo un paio di rii ed in un'ora o poco più si raggiunge il rifugio (mt. 1380). Pausa ristoratrice ed abbuffatoria :-)

Da qui in poi il percorso, pur ben battuto, diventa pochissimo frequentato.

Proseguiamo quindi, avendo più gamba e fiato che tempo (ed è tutto dire), per la Capanna Ponza (mt. 1657): un vecchio capanno di caccia più o meno ristrutturato dalla Forestale e dotato di bivacco invernale in una piccolissima radura.

Più bucolico della baita del nonno di Heidi.

Porticina
Lo raggiungiamo in mezz'ora, passando per il belvedere sui laghi (vi ho già detto che sono i più belli del mondo?) che c'è a metà percorso.

Per chi avesse voglia, gamba e tempo, da qui varrebbe la pena salire sino alla Porticina (mt. 1844), che si raggiunge in mezz'ora circa elevandosi sopra al bosco sino al confine con la Slovenia, in mezzo ad una spettacolare cresta di roccette.

Davanti la conca dei laghi e tutto il gruppo del Mangart, oltre il confine si intravedono Ratece e Podkorenin direzione di Kraniska Gora.

Pinguicola
Fa caldo ed è tardi, per cui mi limito a portare tutti ad ammirare la salita ben gradinata sin dalla base. Già che ci sono faccio un po' di foto ai molti  fiori di Pinguicola (una pianta carnivora) che ci sono qui, nei pressi della presa dell'acqua e lungo il sentiero.

Invece di scendere per la stessa via, proseguiamo lungo il sentiero in direzione del lago inferiore: incontriamo prima un breve tratto leggermente esposto ed anche attrezzato in un punto che con pioggia o neve potrebbe risultare sdrucciolevole e poi scendiamo nel bosco, lasciando larici e mughi per passare ai faggi.

Lago inferiore di Fusine
Durante la discesa, per un breve momento, ci illudiamo di aver sentito il bramito di un cervo vicino a noi, ma si tratta solo di un piccolo gragge di pecore e capre che abbiamo infastidito.

Raggiunto il lago inferiore pianto la famiglia alla Baita al Lago, a mangiare lo strudel della gentilissima signora Laura e vado a prendere la macchina seguendo il sentiero che collega i due laghi.

La spesa ci aspetta in paese prima che la Cooperativa chiuda...

Ciao (Mandi)

Paolo
P. S. Per chi non avesse voglia di salire oltre lo Zacchi (ma perchè, poi, mi domando io...) c'è la possibilità di fare il giro della conca ai piedi del Mangart raggiungendo l'alpe Vecchia e, successivamente il lago superiore...

3 commenti:

MS ha detto...

Dopo questo giro mi sento proprio bene!! :-)

Anonimo ha detto...

La prossima volta consiglio l'ascensione al Mangart.
PS: c'è anche la via normale :-)

Mandi dall'estremo nord-est.

A.

PaoloVE ha detto...

@ A.

:-)

con due bambini da elementari mi devo limitare.

Ma ho in programma Pellarini - Forcella Nabois, la brunner - gorizia - vallone - corsi, la Mazzeni - lavinal dell'orso... poi vedremo cosa permette la famiglia...

Ciao

Paolo