La diplomazia di Alemanno

Buongiorno,

credo che i romani che, presi da sconforto per l'indecente alternativa, votarono a Sindaco Alemanno nel terrore di vedersi riproporre quel fior fiore di candidato di Rutelli siano ormai giunti ad avere qualche dubbio sulle loro scelte.

Perchè il più sprovveduto degli amministratori condominiali non sarebbe giunto al punto di invitare l'ambasciatore tedesco ad assistere alla partita Italia - Germania, per poi revocare l'invito a poche ore dalla stessa, come ha fatto il sindaco della capitale. Manca solo che lo chiami crucco.

Alemanno!

Non è educato, non si fa!

Non lo si fa nemmeno con quell'anonimo Fritz con cui si è diviso qualche amena crapula a base di birra e wurstel in campeggio sul Garda, figuriamoci con un alto rappresentante diplomatico di una nazione con la quale c'è una certa qual freddezza da recuperare.

Ma non c'è problema, visto che ne ha bisogno e che i rapporti di collaborazione tra loro ci sono già stati, per i prossimi mesi il sindaco di Roma potrà avvalersi delle consulenze di quella vecchia volpe di Mario Vattani, che, malgrado l'intervento ripetuto ed accorato di metà parlamento (il meglio del meglio dei "moderati") in difesa della sua algida persona, sarà costretto ad una abnorme ed ingiusta sospensione di ben quattro mesi dal suo ruolo di console plenipotenziari in quel di Osaka per aver insultato pubblicamente quella Repubblica che dovrebbe rappresentare al meglio e che gli dà troppo abbondantemente e generosamente da mangiare.

Eya Eya Alalà

Paolo

P.S. Non cambieremo mai. Vattani tra quattro mesi avrà un altro importante ruolo istituzionale, potete scommetterci. D'altra parte con cotanto padre, cosa vi aspettate. E Alemanno a fine mandato troverà un'altra comoda poltrona. E adesso: Partita!

1 commento:

PaoloVE ha detto...

...comunque, forse è stato meglio così.

Visto il tipo c'era il rischio che all'inzuccata di Balotelli il buon Gianni esultasse facendo il gesto dell'ombrello in direzione dell'ambasciatore...

Ciao

Paolo